Il birrificio artigianale triestino Cittavecchia, nell’ambito delle iniziative per il proprio ventennale, lancia Andre, la prima birra dedicata all’inclusione sociale!
Andre è una birra artigianale dedicata a “I Bambini delle Fate”, un’impresa sociale che
dal 2005 si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione
sociale gestiti a beneficio di famiglie con bambini e ragazzi affetti da autismo e altre
disabilità.
Il Birrificio Cittavecchia, in occasione del suo ventennale, ha realizzato questa nuova e
coinvolgente English Ipa che ripercorre i tratti vintage delle vecchie ricette inglesi, ma
volge lo sguardo alla modernità dei luppoli americani.
L’assoluta novità è la sua genesi in quanto voluta in collaborazione con un amico, Franco Antonello, Presidente de I Bambini delle Fate e padre di Andrea.
Per Cittavecchia, non solo Andre rappresenta “la birra del cuore”, ma esprime concretamente l’impegno nel sociale del Birrificio, infatti parte del ricavato viene devoluto ai progetti che I Bambini delle Fate realizzano in tutta Italia.
Con l’occasione si rinnova anche tutta la linea grafica delle birre e c’è anche qualche
novità birraria.
Una veste totalmente nuova per le bottiglie, dalla grafica delle etichette ai nomi di alcune tipologie. “Un passo che – raccontano dal birrificio – ha richiesto parecchi mesi di gestazione”.
“I nomi delle birre sono ora legati ad una storia originale, autentica, fatta per essere raccontata, e che rappresenta la nostra identità, il nostro territorio e soprattutto il nostro impegno; una storia che viene riportata in etichetta“.
Accanto ad Andre, che si presenta come una moderna e accattivante English Ipa, sono
state tenute a battesimo:
- la helles Giant Cave, dal nome della Grotta Gigante, nelle cui vicinanze si trova il birrificio;
- la Weiss White Shark, in riferimento agli squali che un tempo popolavano il Golfo di Trieste e l’Adriatico;
- la Vienna Lucky Shoes, dal nome della fabbrica di scarpe americana che sorgeva a Portovecchio (TS) nel dopoguerra;
- ha mantenuto il suo nome la Karnera, la stout omaggio al celebre pugile di Sequals (UD) che vede come novità la versione estiva alle amarene accanto a quella più invernale come
Irish stout.
Non mancano nemmeno le citazioni letterarie, che invece riflettono la storia dei
due birrai:
la saison Goriot – da Le Père Goriot di Balzac, lettura amata dal birraio-enologo
Giulio Ceschin – e la belgian strong ale Formidable – il formato di birra preferito dal
commissario Maigret, personaggio caro al birraio Michele Barro.
Le nuove etichette e il lavoro di rilancio dell’immagine – curati dall’agenzia udinese
Primastudio – sono state presentate lo scorso 20 giugno nell’esclusiva cornice di
Portopiccolo.
«Siamo partiti – affermano dallo studio – revisionando il logo, per dare
dignità internazionale alla storia del birrificio che ora si affaccia ad un mercato più vasto, e
dal 21 giugno è online anche il loro nuovo sito».
Dal birrificio replicano: “Ci piace ricordare la nostra prima cotta nel luglio del 1999,
quando eravamo tra i pochi pionieri della birra artigianale in Italia; ma il traguardo dei
vent’anni ci ha stimolati a raccontare anche una nuova Cittavecchia che oggi è un’unione
fertile di storia e futuro”.
E ancora: “per questo vogliamo che il 2019 sia qualcosa di più che una
semplice celebrazione, ma una presa di coscienza e un impegno, un percorso che abbiamo
iniziato assieme a I Bambini delle Fate”.
Chiara Andreola