Nuova label birraia che vuole essere un punto di riferimento, una bevanda autorevole per i giovani che esplorano il gusto della vita e sempre vicina alle loro tendenze, anche quelle che ritornano dal passato. Frutto di una filosofia birraia che si sta diffondendo basata su un aspetto nomade, intelligente e colto di Brewing Process che fa capo alle figure di mastri birrai indipendenti italiani, che forniscono il proprio know-how a birrifici esistenti internazionali, per edizioni esclusive e “irripetibili” di birre.
È un nuovo marchio di birra “designed in Italy” ma prodotta in Europa. Le ricette sono firmate da famosi mastri birrai italiani che scelgono le materie prime e producono la birra Bad Brewer presso impianti tecnologicamente avanzati. Il risultato è una birra eccellente, di tendenza e pensata per il più largo pubblico possibile, una grande birra da bere, non da degustare.
Bad Brewer è una street beer!. Una birra che nasce per essere abbinata elettivamente allo street food delle città, soprattutto il cibo della tradizione popolare: semplice ma sempre irresistibile.
Bad Brewer raccoglie birre inedite firmate da maestri birrai detentori di ricette particolari: non prodotti di birrificio ma prodotti di veri artisti della birra! E di arte si parla anche nelle etichette, personalizzate con disegni realizzati da artisti italiani. Ogni nuova birra che verrà presentata avrà la firma di un nuovo mastro birraio ed un nuovo artista. Il progetto è stato presentato al Cibus di Parma e le due prime tipologie di birra sono già acquistabili sul sito www.cantinadellabirra.it
Le birre sono Amber Ale e Pale Ale, firmate da Andrea Pausler, mastro birraio di birra Amarcord,
lanciano con chiarezza il messaggio appena descritto: la birra va bevuta in strada e la sua estetica deve essere legata alla Street Art. Le città cambiano, le strade cambiano e gli stili cambiano in una pulsazione vitale, mai uguale a se stessa e in continua evoluzione. La stessa dinamica la troverete nel genio dei Gipsy Brewer, i birrai gitani divenuti birrai cattivi, Bad Brewer appunto, che firmeranno le varie miscele, nel risultato apprezzabile sorso dopo sorso e nella creatività “cangiante” di chi si occuperà dell’art-work. Le etichette della Amber Ale e della Pale Ale partono con una “gabbia editoriale” quasi invisibile, dove interagiscono simboli e caratteri di natura eterogenea, contaminata, aperta. Ma la vitalità e lo spirito “globe trotter” delle birre Bad Brewer porterà nell’evoluzione del progetto al coinvolgimento di artisti di strada ed illustratori che vorranno personalizzare una birra così buona, così sensibile e così di tutti.
Amber Ale g.a. 4,9% vol.
Dal colore arancio con riflessi rosso rubino, schiuma moderata e leggermente dorata, fine con una media persistenza. Al naso rileva immediatamente fragranze agrumate e fruttate, date dall’utilizzo del luppolo americano (Magnum, Willamette e Centennial + Galaxy e Cascade in “dry hoping”), a cui si aggiungono note floreali e resinosi. In sottofondo leggeri aromi di malto tostato, caramello e cacao amaro. Al palato vengono riproposti i sentori olfattivi e man mano che la birra si riscalda emergono anche delle leggere note torbate/affumicate. Ha un finale secco e luppolato. Una birra estremamente fresca, ideale nelle calde giornate estive, lascia la bocca desiderosa subito di un altro sorso.
Curiosità: l’utilizzo del luppolo Galaxy in dry hopping accentua le note resinose, floreali e fruttate.
L’acqua utilizzata è stata accuratamente trattata con carbonati e sali per replicare, nel modo migliore, l’acqua utilizzata in questo stile di birra, ovvero quella di “Burton on Trent”. Gli appassionati e gli intenditori di birra la chiamano acqua “burtonizzata”.
Abbinamenti consigliati: antipasti e primi piatti di pesce, frittura di pesce, primi piatti non particolarmente strutturati tipo la classica tagliatella al ragù romagnola. Affettati e formaggi freschi anche a pasta molle, petto di pollo, insalata di pollo, verdure alla griglia o al vapore, carne ai ferri e patate fritte. Con la pizza Margherita è eccezionale. Ottimo aperitivo!
Pale Ale g.a. 6% vol.
Dal colore dorato antico con schiuma bianca, fine, compatta, abbastanza persistente. Lascia sul bicchiere i classici merletti di Bruxelles. Il naso viene colpito da un effluvio di note agrumate, floreali, erbacee, luppolate e resinose. In sottofondo si possono rilevare leggeri aromi di miele di acacia e millefiori ed un moderato profumo di caramello e tostato dato dal malto. In bocca si presenta suntuosa e vellutata. I luppoli utilizzati (Magnum, Centennial, Chinook e Ahtanum + Galaxy e Cascade in “dry hoping”) regalano una sapidità floreale, terrosa, fruttata ed erbacea, classica dello stile. La componente maltata è bassa ma sufficiente per donare note biscottate e di caramello. Il finale è medio secco. Una birra estremamente fresca, ideale per l’estate.
Abbinamenti consigliati: ottima da aperitivo. Per quanto riguarda gli abbinamenti gastronomici: antipasti e primi piatti di pesce, frittura di pesce, primi piatti non particolarmente strutturati, formaggi nostrani, formaggi stagionati tipo il formaggio di fossa di Sogliano e salumi stagionati.