A Rimini una convention organizzata da Birra Amarcord che ha saputo esprimere l’essenza dello storico birrificio italiano, indipendente e familiare, nato ben 21 anni fa.
Il DNA, come tutti sappiamo, è la molecola che detiene le informazioni genetiche ed ereditarie di un individuo, potremmo dire che è la base fondamentale della vita. Per un’azienda si può tradurre nella sua identità, un termine che esprime tutto ciò che è, dal nome all’estetica, dalla qualità del suo brand alle emozioni che riesce a trasmettere, e Birra Amarcord ha sicuramente un’identità ben precisa che la fa “diversa” dai competitors.
Questo è stato il messaggio giunto agli ospiti che di Birra Amarcord hanno conosciuto o approfondito la storia, la produzione e le innovazioni tecnologiche costantemente apportate nel rispetto dell’ambiente, la competenza dei birrai e le birre brassate in ogni linea, il radicamento nel territorio della Romagna, regione simbolo di spensieratezza, e la sua vocazione internazionale, l’amore per l’arte, evidentemente palesato nelle forme di comunicazione, le numerose iniziative sociali, i progetti realizzati e in corso d’opera, insomma un incontro che ha messo a nudo Birra Amarcord, un birrificio trasparente che crede nella genuinità e nella sincerità e vuole condividere questi valori.
Birra Amarcord nasce dal sogno di fare con passione buona birra italiana, un sogno oggi realtà, ed è anche una storia di famiglia, poiché due generazioni di Bagli portano avanti questo sogno con dedizione. Qui è molto importante la tecnologia, la cura per ogni singolo dettaglio nelle diverse fasi del processo produttivo e nel rispetto assoluto e irrinunciabile per i tempi necessari ad arrivare al prodotto che trovate nel bicchiere e contano le persone che ogni giorno lavorano per creare prodotti unici.
Conta l’ambiente, e ne è la riprova l’installazione di un impianto fotovoltaico a zero emissioni, la capacità di depurazione dell’impianto che tratta le “acque usate”, il conferimento a un’azienda zootecnica locale delle trebbie, ancora ricche di elementi nutritivi ideali per il bestiame, l’utilizzo di cartoni per l’imballaggio 100% riciclabili, stampati con inchiostri ad acqua e incollati con colle a base di amido di mais, e infine, la scelta per le bottiglie di vetro marrone scuro riciclabile al 100%. Birra Amarcord è decisamente un’azienda green!
E poi l’arte, con i diversi artisti che costellano l’avventura del birrificio: da Tonino Guerra a Milton Glaser, da Garrett Oliver a Robert Niccoli e a Eron, in abbraccio che si allarga sul mondo rendendo le birre Amarcord frutto di un incontro tra menti creative. Nasce così, dall’incontro tra Garrett, brewmaster della Brooklyn Brewery dal 1994, e Tonino Guerra, poeta, scrittore e sceneggiatore del film Amarcord, la champagne beer Riserva Speciale. Così come dalla “fusione” di percorsi diversi, la conoscenza dell’antica tradizione birraria tedesca di Oliver Vesseloh, biersommelier campione del mondo, titolare e mastro birraio del rinomato birrificio tedesco “KreativBrauerei”, e il “savoir faire” in campo enologico di Davide Bigucci, proprietario ed enologo della nota azienda vitivinicola riminese Podere Vecciano, nasce la Doppelbock A. E poi Milton Glaser, uno dei designer di maggior fama internazionale, e le birre della linea AMA, sempre con la collaborazione del mastro birraio Oliver Garrett. E ancora, Eron, streetwriter di grande fama, e le Limited Edition di Gradisca, Midòna, Volpina e Tabachéra, mentre le bottiglie classiche, sia da 33cl che da 50cl, portano lo stile, di scuola felliniana nei colori e nelle forme vive e struggenti, di Robert Niccoli.
Ogni bottiglia di Birra Amarcord è un omaggio all’arte perché c’è un’idea dominante: qualcosa di buono deve per forza accompagnarsi a qualcosa di bello.
C’è un solo commento da fare sull’evento Amarcord DNA: quando al birrificio non fermenta la birra fermentano le idee… e lo straordinario è che le realizzano!