Per la nostra rubrica Birra e Salute oggi parliamo del consumo di birra in gravidanza ma prima di approfondire l’argomento è bene fare una precisazione fondamentale. Si sta parlando del concetto di unità alcolica. Chi dei lettori si è mai chiesto quante unità alcoliche assume con un aperitivo, quando beve il vino ai pasti, quando in pizzeria consuma una birra, o ancora quando in discoteca si fa un cocktail? Pochi, eppure è l’elemento chiave per la propria salute e per… l’etilometro!
Cos’è un’unità alcolica?
Un’unità alcolica corrisponde a 12 grammi di alcol. In pratica un’unità alcolica equivale ad esempio a:
- una lattina di birra da 330 ml
- un bicchiere di vino di 125 ml
- un aperitivo alcolico da 60 ml
- un bicchierino da 30 ml di superalcolico
Premesso questo dato, approvato dalla comunità scientifica internazionale, si può tranquillamente affermare che una donna adulta può consumare una o al massimo due unità alcoliche al giorno, valore che poi coincide con la tanto decantata nozione di “consumo moderato di alcol”.
Negli ultimi anni si sta diffondendo, inoltre, una notevole attenzione al consumo di alcol in gravidanza; una recente ricerca, commissionata da Assobirra e realizzata dalla Doxa, dice che il 65% delle donne che ha avuto un figlio sa che in quei mesi non bisogna assumere alcol, eppure molte di loro non smettono del tutto (1 su 3 non sospende il consumo di bevande alcoliche), altre non conoscono bene i limiti di rischio (per il 67% non è rischiosa una assunzione saltuaria di bevande alcoliche). Quindi, anche se ad oggi la scienza non ha individuato il livello di consumo di alcol al di sotto del quale una donna in gravidanza può bere senza rischi, una su tre adotta un comportamento sbagliato in un momento così particolare della vita.
Tra le paure più frequenti delle donne in gravidanza c’è sicuramente il timore che “il bambino possa non essere sano” (54%), segue poi la paura per il “dolore del parto” (8%) e quella di “perdere il bambino” (7%). Come detto, nonostante le paure delle neo-mamme circa la salute dei figli, una consumatrice su tre continua ad assumere bevande alcoliche. Anche nei restanti 2/3 non viene adottato il comportamento migliore: rimane infatti una parte di consumatrici che smette di bere solo “quando ha saputo di essere in attesa” e non “quando ha iniziato a provare ad avere un figlio”. I risultati della ricerca Doxa dimostrano che i rischi legati al consumo di alcol in gravidanza costituiscono un argomento delicato e non del tutto noto. Il feto, infatti, non ha difese rispetto all’alcol assunto dalla madre.
Questa sostanza può interferire con il suo sviluppo, provocando l’insorgere delle cosiddette patologie fetali alcol correlate, che possono provocare danni permanenti e irreversibili come anormalità della crescita, ritardo mentale e alterazioni somatiche. Tali patologie, a seconda della loro combinazione e gravità, vengono distinte in FAS (sindrome fetale alcolica), FASD (disordini collegati all’uso dell’alcol in gravidanza), ARND (disturbi dello sviluppo neurocomportamentale alcol correlati) e ARBD (difetti alla nascita alcol correlati).
Inoltre, anche durante l’allattamento è suggerito un comportamento attento circa il consumo di bevande alcoliche. Gli studi dimostrano che, in questa fase, l’alcol interferisce con la produzione di latte materno e provoca nei bambini inappetenza ed alterazione del ritmo del sonno. Le mamme che allattano e che scelgono di bere alcolici dopo il parto dovrebbero pianificare attentamente le poppate, conservare il latte prima di bere e riprendere ad allattare solo dopo che tutto l’alcol è stato eliminato.
In sintesi ecco i consigli che la SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) dispensa alle donne in stato interessante o che stanno pensando di avere un figlio:
- Bere alcol in gravidanza può danneggiare il bambino che nascerà
- Già nelle prime settimane di gravidanza l’alcol che bevi può fare danni
- I danni che puoi fare al tuo bambino bevendo alcol non sono curabili
- Non consumando alcol puoi evitare completamente questi danni
- Nessuna dose di alcol è considerata sicura durante la gravidanza
- Se hai già consumato alcol durante la gravidanza non continuare a farlo
- Se stai pianificando una gravidanza astieniti dal bere alcol
- Se sei in fase di allattamento astieniti dal bere alcol
Questo ultimo punto sfata il vecchio mito che la birra aumenta la produzione di latte ma siccome non siamo integralisti, crediamo che bere una birra da 20 cl occasionalmente, aspettando che quella bassa percentuale di alcol venga eliminata dall’organismo, per una donna in fase di allattamento sia proprio possibile.