Orizzonte comune per il Birrificio Artigianale L’Orso Verde e il distributore Bilivin.

Rigoroso rispetto della catena del freddo: è su questo punto in particolare che si sono incontrate le strade del Birrificio Artigianale L’Orso Verde di Busto Arsizio (Varese) e di Bilivin, distributore di Lecco attivo in Lombardia.

Il Birrificio L’Orso Verde, da due anni Birra OV, fondato da Cesare Gualdoni nel 2004, festeggia quest’anno la maggiore età.

Negli ultimi quattro anni, osserva il responsabile amministrativo Paolo Bennici, “ha conosciuto una notevole evoluzione: ora le realtà craft devono poter contare su capacità di produzione ottimizzate, controllo dei costi e della gestione finanziaria, perché il mercato è maturo.

Per questo abbiamo puntato non solo su un nuovo impianto da 2400 litri e un capannone più ampio per i maturatori, portando la capacità produttiva a 5000 hl annui; ma anche su una rete di distributori più ampia, che sono figure chiave in questa strategia”.

Bilivin è un’azienda fondata 40 anni fa; e ora in mano da un decennio ai fratelli Capelli, figli di uno dei fondatori.

“Il 70% del nostro giro d’affari riguarda le birre alla spina, il 10% birre in bottiglia – spiega Stefano Capelli – e siamo stati tra i primi a puntare sulle birre artigianali.

Teniamo molto alla loro corretta presentazione ai clienti, per non creare ambiguità tra queste e le industriali; e per fare un lavoro di crescita di ciascuna realtà, offrendo ciò che è adatto a soddisfare un pacchetto clienti sempre più ampio puntando appunto su questa diversificazione”.

Bilivin offre una serie di servizi relativi alla distribuzione: “Tutti gli impianti sono di nostra proprietà, e i tecnici sono tutti nostri dipendenti – puntualizza Capelli – così da garantire supporto ai locali, consulenza e formazione. E poi siamo rigorosi sul rispetto della catena del freddo”.

La collaborazione tra le due realtà prosegue da circa due anni.

A “convincere” il Birrificio L’Orso Verde è stato in particolare quest’ultimo aspetto: “Scegliamo solo distributori che ci garantiscono la corretta conservazione del prodotto – assicura Bennici – perché il fatto che la birra arrivi integra è parte costitutiva della reputazione del birrificio”.

Bilivin nella Birra OV ha apprezzato in particolare “la bevibilità – riferisce Capelli –. Abbiamo studiato in Germania, sappiamo riconoscere i prodotti di qualità; e qui li abbiamo trovati, insieme a tanta passione.

Siamo in crescita, ogni anno apriamo il nostro portafoglio clienti, e siamo stati felici di inserire Birra OV. Credo in particolare nel potenziale della Fever Ipa, della Backdoor Bitter e della Gos’è”.