Birra Tre Fontane

Tre-Fontane

Nasce cresce corre, questo famoso claim si adatta perfettamente al processo evolutivo e di posizionamento  dell’unica birra trappista italiana.

Anche il miglior prodotto alimentare del mondo non conquista il palato dei consumatori se non viene fatto conoscere, apprezzare ed amare. La birra non si differenzia da questo meccanismo ed è compito non solo di chi la produce ma di chi la distribuisce, all’ingrosso e al dettaglio, quindi del distributore beverage e del gestore di un locale, valorizzarne gli aspetti che la rendono unica ed esclusiva. Bene, in Italia abbiamo una birra che vanta le caratteristiche dell’unicità, della lavorazione artigianale, di un marchio che parla da solo e del “terroir”, termine che ben conosciamo per il vino ma nel caso specifico compete anche alla birra.

monaco tre fontane

Si tratta della birra trappista italiana Tre Fontane, prodotta dai monaci cistercensi dell’Abbazia Tre Fontane di Roma, e se la storia e la bellezza hanno la loro importanza per emozionare il pubblico qui certamente non ne manca. Quasi inutile ricordare ai nostri lettori, ma repetita iuvant, che l’Abbazia nasce nel luogo sacro che vide il martirio di San Paolo nel 67 d.C.  e che il complesso monastico risale all’alto Medio Evo e che, dopo varie vicissitudini belliche, venne donato a metà dell’800 ai cistercensi della stretta osservanza che avevano bonificato la zona altamente malarica, impiantando ben 125.000 alberi di eucalipto.

È proprio l’eucalipto l’ingrediente chiave della birra trappista Tre Fontane, quel quid che la fa appartenere al territorio e la rende unica al mondo. È nell’equilibrio sempre più perfetto di una ricetta così complessa che si esalta il piacere di gustarla, perché i monaci non si sono limitati alla prima produzione ma in un processo evolutivo verso il continuo miglioramento hanno curato il tempo di raccolta delle foglie di eucalipto, la dose che non lo rende invasivo all’aroma e al sapore, oltre ovviamente ad applicare un procedimento di brassaggio accuratissimo.

Tutto questo, oltre al rispetto dei canoni per ottenere il prestigioso marchio Authentic Trappist Product, ha fatto sì che la Birra Tre Fontane conquistasse un ruolo importante sul mercato. Affermarla non è stato un processo semplice perché nel progetto di G.S. Distribuzione Italia, l’Azienda che la distribuisce in Italia e all’estero, c’è stata fin dall’inizio la volontà di informare correttamente i gestori perché c’era la consapevolezza che solo chi conosce sa proporre. È stata così applicata una politica di lenta espansione, un’onda lunga che è partita dal Lazio e che sta coinvolgendo con successo altre regioni italiane.

tre fontane

Sergio Daniele, responsabile laico della Comunità Tre Fontane, Antony Supino, titolare di G.S. Distribuzione Italia e Dott.ssa Cristiana Seganti, biologa, responsabile qualità produzione.

 

Abbiamo parlato con Antony Supino, titolare di G.S. Distribuzione Italia, che ha sottolineato: per noi era fondamentale diffondere la cultura sulla birra trappista, spiegare il valore ed il significato del logo ATP, distinguere questa prima e unica trappista italiana dalle altre. Fondamentale era poi dare una corretta informazione al punto vendita, per questo ho chiesto alla Comunità di permettere ai gestori dei locali anche l’accesso alle zone normalmente non aperte  al pubblico. La nostra soddisfazione oggi è di trovare la Tre Fontane sia in locali specializzati in birre artigianali sia in locali con marchi tradizionali, e questo, prosegue Antony, perché è una birra con un approccio neutro, perfetto per tutti coloro che apprezzano la birra di qualità; del resto il suo fascino è nella sua stessa definizione “unica trappista italiana”… dice già tutto.

Per comprendere meglio il progetto Birra Tre Fontane non potevamo esimerci da un colloquio con il responsabile laico della Comunità Tre Fontane, Sergio Daniele, dal quale ci siamo abbeverati di informazioni preziose.

Voglio subito sottolineare tre aspetti, ci dice, che sono fondamentali per far conoscere meglio il birrificio delle “TRE FONTANE”; innanzitutto nel 2015 l’ottenimento del marchio ATP con tutta la grande responsabilità che questo comporta. Dopo di che il desiderio di far conoscere nel modo giusto il brand “Birra Tre Fontane”, con la sua storia e la sua unicità, facendo una politica dei piccoli passi ma allo stesso tempo con il coraggio di intraprendere strade piuttosto innovative, come ad esempio il posizionamento della “TRE FONTANE” in fusto, cosa che non tutti i birrifici trappisti fanno …ed infine salvaguardare l’artigianalità di un “monoprodotto” di nicchia. Tenga conto che siamo il birrificio trappista più piccolo del mondo con una produzione annua inferiore ai 1.000 hl.

Tre-Fontane-glass

La Birra Tre Fontane è sicuramente per il gestore di un locale un alto valore aggiunto ma questo cosa rappresenta come impegno per il birrificio?

In primis, ci risponde, l’obiettivo della qualità assoluta, per questo la nostra è una birra “work in progress”, in un continuum di evoluzione. Dall’inizio sono stati fatti dei grandi passi in avanti per migliorare la qualità e la stabilità della birra che per complessità di ricetta non è seconda a nessuno!. Oggi abbiamo un nostro piccolo laboratorio, dove facciamo tutte la analisi di routine e ci avvaliamo di laboratori esterni per le certificazioni necessarie all’esportazione. Non c’è cotta che non subisca questi processi. Al momento non utilizziamo nessun tipo di filtrazione per chiarificare la nostra birra e fedeli alla tradizione usiamo “il tempo” come nostro alleato. Pensi che c’è in progetto di ottenere la certificazione ISO 22000 che per un micro birrificio è veramente un’idea molto ambiziosa. Possiamo affermare che oggi abbiamo certamente una birra più stabile che in passato e questo ci consente di esportare in altri Paesi ma continueremo nel nostro progress di crescita perché “qualità” è la nostra parola d’ordine. Poi, prosegue Sergio, da un punto di vista commerciale insieme alla G.S. Distribuzione Italia abbiamo stabilito un protocollo comportamentale rivolto a chi vuole offrire la Birra Tre Fontane: in estrema sintesi prevede che solo a pochi gestori selezionati, dopo aver visitato il birrificio e condiviso il nostro progetto, è data l’opportunità di trasferire al consumatore l’emozione di gustare l’unica birra trappista italiana.

Con queste premesse ci possiamo solo augurare che, con la stessa artigianalità e qualità, la Birra Tre Fontane cresca in ettolitri per soddisfare sempre più birrofili e, ci dice Sergio Daniele, per il 2018 c’è già un progetto di espansione.

Ve ne daremo conto.

Banner Birreat

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here