Finalmente una legge che regolamenta i Birrifici Artigianali
Subito dopo l’approvazione della legge che definisce chi ha il diritto di chiamarsi artigianale e chi no ho letto varie posizioni e seguito un po’ del dibattito fresco “di giornata”. Senza nessuna presunzione da addetto ai lavori o da “esperto”, provo a dare il mio limitato punto di vista nell’unica speranza che contribuisca, per quanto poco, a salvare la birra prima di rivolgermi in preghiera al Creatore affinché lo faccia lui che tutto può. Io amo la birra perché amo la birra buona, di conseguenza amo tutti i birrai che producono birra di qualità che posso trovare al giusto prezzo e facilmente sul mercato (sottolineo che per me la birra è buona se riesco anche a trovarla, altrimenti rimane un buon ricordo). Ho la presunzione di pensare che tutti coloro che amano disinteressatamente questo prodotto la pensino in questa maniera: vogliono berla buona e sempre quando lo desiderano.
Ciò che ho affermato lo dico da consumatore e, per questo, desidero leggi che agevolino un sistema e un settore produttivo che rispetti questo desiderio, che non faccia o non aggiunga confusione, che difenda il più possibile la qualità del prodotto che viene immesso sul mercato. Dopo questa legge, tutti coloro (produttori piccoli, medi e grandi) che pensano che poter apporre la parola “artigianale” sulla birra prodotta sia sinonimo percepito indifferentemente dai consumatori come “di qualità” rimarranno presto delusi.
Ho l’impressione che nella, seppur giusta, battaglia per regolamentare la definizione di birra artigianale siano state riposte troppe speranze di semplici soluzioni, di aspettative di vendita, di attese economiche o di facili affermazioni che non dipenderanno (e non dipendevano nemmeno prima della legge) dalla parola Artigianale sull’etichetta. Anche a me il decreto legge sembra utile a regolamentare la giusta informazione da dare al consumatore, sono contento che sia stato messo comunque un punto fermo dal punto di vista legislativo ma non facciamoci illusioni: i giganti birrai continueranno a vivere di grandi investimenti nel marketing.
La legge approvata non ridefinisce le accise, la sua applicazione sarà (come in quasi tutte le leggi di questo paese) controversa e animerà nuove insoddisfazioni, non sarà il viatico dei microbirrifici verso paradisiaci prezzi con abbondanti vendite. Abbiamo una legge in più che guarda con più attenzione al settore di produzione di birra in Italia. Ecco, di attenzione ne abbiamo certamente bisogno.
Trovate la disposizione di legge in .pdf su: www.senato.it (capo V art. 35)