Da ben 6 generazioni Brouwerij Van Steenberge si propone come sinonimo d’indipendenza, di progresso e di crescita!
Brouwerij Van Steenberge si concentra sulla produzione di birra tradizionale, sempre al passo con i vari progressi tecnologici, e garantisce sempre una qualità superlativa e un servizio affidabile.
La selezione degli ingredienti, acqua, vari tipi di malto, luppolo e altri, è realizzata per soddisfare i più alti standard di qualità.
Era il 1784 quando Jan Baptist de Bruyne a Ertvelde iniziò a brassare e commercializzare birra finché il birrificio non giunse nelle mani di Paul Van Steenberge.
Paul Van Steenberge, professore di microbiologia lanciò una serie di birre di grande successo e dette il via ad un profondo ammodernamento della struttura.
I valori di riferimento da allora non sono cambiati: il rispetto per i lavoratori e quello per l’ambiente.
Il segreto dell’affermazione delle birre del Birrificio Van Steenberge sta nel rapporto diretto della proprietà con la produzione e il marketing.
Insomma una grande azienda con una capacità produttiva di 250mila hl, di cui l’80% destinato all’estero, il cui titolare è anche mastro birraio.
Egli opera a stretto contatto di gomito con i vari reparti, salvaguardando quel rapporto umano che ne decreta il successo.
Un Birrificio quindi non solo indipendente ma anche familiare che negli anni ha saputo espandersi.
La forza del Birrificio, quella che le permette di essere partner di grandi industrie birraie, è la sua capacità di produrre specialità, a partire dalla esclusiva fermentazione secondaria.
Ci sono volute generazioni, ci dice Luca Broccatelli, Sales Manager Italy di Van Steenberge, per mettere a punto questo processo estremamente complesso.
Per la seconda fermentazione, ci spiega, vengono utilizzati 2 tipi di lievito: il primo è un lievito attivo, che dà inizio alla fermentazione, il secondo, invece, garantisce un sapore tipico e ricco.
Più la birra sarà lasciata a invecchiare, più sarà deciso l’aroma.
Anche il sapore e il colore risulteranno più forti.
Il vanto di Brouwerij Van Steenberge si può sintetizzare nelle seguenti parole: Birre vive, prodotte secondo la nostra ricca tradizione.
L’Italia è un mercato a cui Brouwerij Van Steenberge guarda con molto interesse.
Ne abbiamo parlato con Luca Broccatelli.
Luca si è formato prima in un’azienda di distribuzione territoriale e successivamente nella forza vendita di un grande gruppo birraio tedesco.
Oggi, nel suo ruolo di Sales Manager Italy, ci spiega che il Birrificio vuol lavorare affidando l’importazione dei suoi prodotti a distributori specializzati sui singoli territori.
E indiscutibilmente le birre di Van Steenberge sono tante, tutte si distinguono per il loro carattere artigianale.
In una breve carrellata prima di entrare nel merito della famosa Gulden Draak, citiamo le altre riservandoci di parlarne più approfonditamente in altra occasione.
Partiamo da Baptist, prodotta per la prima volta in occasione dell’inaugurazione del Bar Baptist nel birrificio Van Steenberge.
Il nome è un omaggio al fondatore del Birrificio, Jan Baptist de Bruyne.
Piraat, birra viva dal ricco passato, dal gusto unico che risponde alla tradizione del Birrificio.
Bornem, una birra d’abbazia “viva” che, dopo la prima fermentazione in barile, continua a evolversi con una seconda fermentazione, in bottiglia o barile.
Infine Monk’s Café, una “oud bruin” fresca e leggermente acidula, nata insieme al birrificio. Una tradizione mantenuta nel tempo.
Va infine sottolineata l’importanza che il Birrificio Van Steenberge attribuisce all’abbinamento della birra con i cibi, cosa che credo aprirà un discorso interessante anche in Italia dove da sempre consumiamo cibo insieme alla birra, tanto da aver creato in collaborazione con uno chef stellato la birra speciale Fourchette.
Una birra dal sapore fruttato, di pesca, frutta tropicale, ananas e mela cotta, ma anche floreale con un tocco di miele.
Gli intenditori vi identificano anche sapore di agrumi, pompelmo, coriandolo e chiodi di garofano.
Queste caratteristiche permettono un ottimo abbinamento con tutti i cibi e sono proprio chef stellati a riunirsi a Gand una volta l’anno per comporre con la Fourchette piatti innovativi in un menu di cinque portate.
Parliamo ora della Gulden Draak.
Come le altre birre speciali del Birrificio Van Steenberge, è una birra ad alta fermentazione con una seconda fermentazione in fusto e in bottiglia.
Per la rifermentazione, viene utilizzato un lievito speciale che contribuisce alla creazione del suo gusto senza precedenti.
Una birra eccezionale che si presenta con un packaging unico, una bottiglia di colore bianco, il drago dorato e le lettere rosse.
Ma perché il drago? Nome, drago d’oro, ed immagine derivano dalla statua dorata che orna la freccia del Beffroi, la torre campanaria di Gand.
Il drago nel Basso Medio Evo serviva a proteggere la città e simboleggiava a libertà e la potenza della città.
Simbolo importante come è importante la birra Gulden Draak, una triple scura dal gusto complesso che tiene alto il nome che porta.
Vediamo quattro declinazioni di birre Gulden Draak.
Gulden Draak Classic grad. alc. 10.5% vol. Birra ad alta fermentazione di colore bruno con schiuma color caramello, con aroma di alcol, malto torrefatto e caffè, dal gusto molto ampio con note di cioccolato, caramello e alcol, e retrogusto agrodolce, molto lungo. La seconda fermentazione permette di invecchiare la birra, garantendo una progressiva evoluzione del gusto.
Gulden Draak 9000 Quadruple grad. alc. 10.5% vol. Birra quadruple di colore ambrato con schiuma color caramello, con un leggermente fruttato, dal gusto dolce e leggermente zuccherino
Gulden Draak Imperial Stout grad. alc. 12% vol. Birra stout molto scura, con aroma di cioccolato e banana e dal gusto ricco e potente, retrogusto agrodolce.
Gulden Draak Brewmaster grad. alc. 10.5 % vol. Birra prodotta in onore del mastro birraio Jozef van Steenberge. Il suo rispetto per l’artigianato tradizionale perdura attraverso questa birra fruttata e maltata, il cui gusto viene perfezionato all’interno di barili per il whisky.