In via Bardelli 4 a Torreano di Martignacco, in provincia di Udine, troviamo Bu.Co: un locale dal piglio “internazionale” che punta al prodotto locale.
Un incontro tra un pub newyorkese, carni gourmet cotte a carbone, cocktail e birra artigianale: potremmo definire così il Bu.Co “Burger & Cocktail” di Torreano di Martignacco.
La storia inizia nel 2016: “Mi era giunta notizia della possibilità di aprire un locale al Centro Commerciale Città Fiera, racconta il titolare, Gigi D’Oria; e così ho puntato su questo format, che non esisteva in zona”.
A supportarlo il fido collaboratore Simone, che ha lavorato con nomi del calibro di Bastianich.
Un format “internazionale”, ma incentrato sul locale: “La carne proviene da allevatori friulani, e viene cucinata a bassa temperatura, precisa D’Oria, e il pane arriva fresco ogni giorno da un forno vicino.
I nostri hamburger sono una specialità ma non l’unica. Ci sono le costicine morbide, succose e affumicate: le autentiche costicine al barbecue … forse il vero cavallo di battaglia. Anche il pulled pork è eccezionale.
Ricerca, studio e passione, si rispecchiano nei nostri piatti fatti di materie prime fresche ed eccellenti, conclude.
Particolare enfasi, come dice il nome stesso, è posta sui cocktail; ma anche la lista delle birre è ben nutrita, in particolare per quanto riguarda le artigianali, con etichette sia estere che italiane e friulane nello specifico anche la birra a marchio Bu.Co è brassata da un birrificio artigianale poco distante.
Ed è in questo contesto che si inserisce l’incontro con Dimont, birrificio artigianale di Arta Terme (Udine), che usa l’acqua di montagna proveniente dal Monte Cabia e da un anno produce esclusivamente senza glutine grazie alla deglutinazione con enzimi, per non alterare le caratteristiche organolettiche.
“Volevamo dare qualcosa di friulano, prosegue il titolare del Bu.Co; tra le proposte, ci è arrivata quella di Dimont.
Non solo le birre ci hanno colpito per la loro facile beva, e una persistenza gradevo le che stimola al sorso successivo; ma ci sono piaciute anche le persone di Dimont, e per noi il rapporto umano è fondamentale”.
Visione confermata da uno dei soci Dimont, Piero Totis: “Per noi il rapporto con i locali della Regione è fondamentale, riconosce.
Ci ha dato le basi per guardare, come stiamo facendo ora, anche al resto d’Italia e ai mercati esteri: per questo stiamo potenziando l’impianto, passando da 1000 a 3000 hl annui.
Nella nostra crescita è fondamentale la scelta del senza glutine: è vero che i celiaci sono una minoranza, ma parte integrante della profes – sionalità di un’azienda è la maniera in cui tiene conto delle esigenze anche di un solo cliente”.