8 occasioni per bere bene, originale, consapevole a Cheese 2017
Vini, bollicine, birre, rhum e addirittura cocktail… l’abbinamento di una bevanda, che rappresenta un pezzo della tradizione materiale e della cultura gastronomica di un Paese o una regione, con il proprio formaggio ha sempre avuto un posto in prima fila in queste undici edizioni di Cheese. E non poteva essere altrimenti, viste le origini di Slow Food Italia e il territorio che ospita la manifestazione, quella Città di Bra a metà tra le colline di Langa e Roero, entrambe patria di grandi vini.
In questa edizione dei 20 anni però abbiamo superato anche le nostre più ottimistiche aspettative e, per assicurarsi il miglior abbinamento di sempre, abbiamo pensato di redigere la seconda guida teorico-pratica di Cheese 2017, quella alle 8 occasioni per bere bene, originale e consapevole.
1 – Con i grandi classici non si sbaglia mai: Brunelli e Parmigiano Reggiano
Ai soci Slow Food (e a chi coglierà l’occasione per far parte dell’associazione) è riservato il Laboratorio del Gusto Brunelli a confronto: l’importanza del terroir, che accompagna due fantastiche docg ilcinesi ad alcune stagionature del Parmigiano Reggiano di vacca bianca modenese, Presidio Slow Food. Stiamo parlando di Poggio al Vento Col d’Orcia e Vigneto Manachiara di Nardi 1999, 2006, 2010: tre grandi millesimi dei due grand cru delle rispettive aziende per capire l’importanza del terroir. L’appuntamento è domenica 17 settembre alle 16 nella Banca del Vino di Pollenzo, a sei chilometri da Bra, con navette speciali che fanno la spola tra Bra e Pollenzo.
2 – Migrazioni enologiche: degustazioni in libertà dal Nord al Sud Italia nella Banca del Vino di Pollenzo e dell’Enoteca di Bra
Se non avete fatto in tempo a prenotare o non volete limitarvi alle proposte dei Laboratori del Gusto, allora ci sono due luoghi di Cheese 2017 che fanno al caso vostro! Restiamo in Banca del Vino, il luogo in cui Slow Food costruisce la memoria storica del vino italiano, che nei giorni di Cheese propone un percorso guidato in compagnia di tre grandi vini e altrettanti formaggi del Nord, Centro e Sud Italia, semplicemente passeggiando lungo le suggestive cantine sotterranee dell’ottocentesca Tenuta dei Savoia. Costo del tour con degustazione: 10 euro.
Se preferite degustare e abbinare in libertà allora dovete prendere la navetta e tornare a Bra, e più precisamente in Via Garibaldi che ospita la Gran Sala dei Formaggi e l’Enoteca, rispettivamente con 130 caci e 600 etichette che rappresentano il meglio della cultura enologica italiana. Fanno la parte del leone i formaggi italiani, francesi e spagnoli, ma ce ne sono anche statunitensi (Paese cui Cheese 2017 dedica il focus), portoghesi, inglesi, irlandesi… e poi rumeni, bulgari, belgi, olandesi, polacchi e svizzeri. Insomma, a ogni formaggio il suo bicchiere e via di abbinamenti in libertà!
3 – Il giro del mondo in 80 caci: note d’Oriente con i vini Triple A
Se quello che succede a Est dell’Italia vi intriga, gli appuntamenti alla Casa della Biodiversità sono quelli che fanno al caso vostro! Come quello con le Triple A di Velier, storico importatore e distributore genovese di vini naturali e distillati e Sostenitore Ufficiale di Slow Food Italia. Ai piedi del vulcano Hasan Dag, nell’Anatolia Centrale, crescono varietà autoctone di uve su piede franco a 1500 metri sul livello del mare, vigne antiche di 200 anni coltivate in piccoli giardini e vinificate con fermentazioni spontanee in anfore millenarie. Udo Hirsch, di origine tedesca ma da anni in Turchia, proprietario di Gelveri-Manufactur presenta i suoi vini in abbinamento a formaggi turchi. Non mancano i vini georgiani di Iago Bitarishvili, della regione di Kartli, vicino a Tiblisi, Presidio Slow Food. L’appuntamento è alla Casa della Biodiversità venerdì 15 settembre alle ore 13.30.
4 – Una “enclave” di sapori, profumi e consistenze di Langa
Se volete una full immersion di Langa, il posto giusto è l’area lounge allestita nella piazza del Mercato di Cheese a cura del Consorzio Alta Langa Docg – Official Sparkling Wine della manifestazione – dove si potrà vivere un’esperienza di gusto che ha origine interamente nelle famose colline piemontesi: insieme alle bollicine del metodo classico si potrà degustare la morbida robiola di Roccaverano Agrilanga unita alla croccante nocciola Tonda Gentile selezionata dall’Associazione Regina Nocciola.
L’Alta Langa Docg (brut o pas dosé, bianco o rosato) è prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay coltivate sulle colline tra Astigiano, Cuneese e Alessandrino e affinato per almeno trenta mesi sui lieviti. Le sue bollicine delicate sposano perfettamente la robiola primaverile, ricca di sentori di erba fresca, ciliegia e nocciolo, o di fine estate, quando il latte si arricchisce di grassi e il formaggio raggiunge la massima estensione sensoriale, e il croccante tostato della nocciola per regalare tre consistenze in un unico assaggio.
5 – A tutta birra! – I Laboratori del Gusto
Solo vino in abbinamento ai formaggi di Cheese 2017? No ovviamente! Ormai da anni Slow Food segue il grande fermento che c’è intorno alle birre artigianali, in Italia e oltre confine, grazie alle guide e ai manuali pubblicati da Slow Food Editore, i Laboratori del Gusto e la Piazza della Birra durante i grandi eventi. Tra i più curiosi segnaliamo La regina delle bevande naturali: il Lambic tradizionale (Presidio Slow Food), una birra unica al mondo e sempre più rara, spesso definita come l’anello mancante tra la birra e il vino. Non perdetelo, sabato 16 settembre alle ore 13 a Bra, presso il Cortile delle scuole maschili.
E poi come non ricordare il focus di Cheese 2017 sugli Stati Uniti, Raw in the USA: formaggi a latte crudo e birre artigianali, il 17 settembre alle 19 sempre a Bra presso il Liceo scientifico G. Giolitti-G. B. Gandino. Dal 1980, negli Stati Uniti si è assistito a una rinascita del tema delle fermentazioni naturali: dai formaggi alle birre artigianali fino ad arrivare alla produzioni di eccellenti prosciutti e salumi. In questo Laboratorio vi presentiamo alcuni tra i migliori produttori “born in the USA“: Jasper Hill Farm dal Vermont, Meadow Creek Dairy dalla Virginia, Rogue Creamery dall’Oregon e Uplands Cheese dal Wisconsin. La storia dei formaggi si intreccia a quella delle birre grazie alla presenza di Adrian Walker, del birrificio Firestone Walker, nato nel 1996 in California, tutt’oggi uno dei più apprezzati nel territorio statunitense.
6 – La cultura brassicola di QBA, La Piazza della Birra e Birrificio Antoniano
Official Partner dei grandi eventi organizzati da Slow Food, Quality Beer Academy nel suo stand in Piazza XX Settembre accoglie tutti gli appassionati con 35 vie di birra alla spina e un ricco programma di degustazioni guidate dai beer sommelier. Anche dal punto di vista brassicolo, il focus di QBA saranno le birre americane di Firestone Walker, con lo stesso Adrian Walker a raccontare segreti e aneddoti del birrificio. E in tema di formaggi non saranno trascurati gli abbinamenti che vedono come protagonista il Belgio, con le sue fermentazioni miste e spontanee di Rodenbach e Boon.
Sono addirittura 36 i birrifici artigianali indipendenti della Piazza della Birra. A farla da padrone le realtà brassicole piemontesi e lombarde che condivideranno i calici con i microbirrifici del resto d’Italia e con realtà estere. Obiettivo? Trovare l’abbinamento perfetto con le stuzzicherie delle vicine Cucine di Strada e dei Food Truck e passeggiare tra le bancarelle del Mercato sorseggiando un buon bicchiere.
Nella Via dei Presìdi Slow Food, non a caso è presente Birrificio Antoniano che tra le sue proposte presenta le birre realizzate con prodotti tutelati da Slow Food: la Ponte Molino, con grano Timilia del pane nero di Castelvetrano (Trapani), la Torlonga con grano Solina dell’Appennino abruzzese e la Borgo della Paglia con mais biancoperla della pianura veneta centro-orientale.
7 – Paloma e Negroni sbagliato per una shakerata da urlo
Un vero e proprio cocktail bar con i migliori bartender selezionati da Velier che vi aspettano con gli abbinamenti più sfiziosi tra formaggi e arte della mixology. Per darvi un esempio, abbiamo chiesto al bartender Angelo Canessa di anticiparci qualcosa ed ecco le sue proposte: il Paloma, con le note amare del Tequila e del succo di pompelmo, è perfetto se abbinato a una robiola di Roccaverano. Mentre ai fan del Negroni sbagliato consigliamo un abbinamento con un Parmigiano Reggiano 36 mesi: le note officinali di bitter e vermouth si sposano perfettamente con la sapidità della Dop. A Cheese 2017 potrete trovare questi e altri drink al cocktail bar Velier, in Piazza XX Settembre a Bra, aperto tutti i giorni a partire dalle ore 16.
8 – Rhum: il gusto esotico della vita
Haiti è l’ultima frontiera del rhum e i Clairin sono i rhum di Haiti: varietà di canna originarie, nessuna chimica in agricoltura, fermentazioni spontanee senza lieviti selezionati, distillazioni “arcaiche” e nessuna filtrazione. I rhum più autentici e scalpitanti dei Caraibi incontrano formaggi ricchi e complessi come il gruyère d’alpeggio, il piacentinu ennese e il puzzone di Moena. Chi vincerà la sfida? Per un assaggio di Clairin non mancate la visita allo stand di Velier, in Piazza XX Settembre a Bra.
L’edizione 2017 di Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nei valori e negli obiettivi della manifestazione, tra queste gli Official Partner: Cassa di Risparmio di Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Velier. Official Sparkling Wine: Consorzio Alta Langa.
Visita www.slowfood.it per il programma completo e la possibilità di prenotare.