Corona sperimenta gli Anelli Plastic-Free!

corona plastic-free

L’azienda messicana Corona lancia anelli plastic-free, privi di plastica prodotti da fibre vegetali biodegradabili con un mix di scarti di sottoprodotti e materiali compostabili!

Corona, in collaborazione con il network Parley for Oceans per la salvaguardia dell’oceani, inizia a sperimentare l’idea di eliminare il packaging di plastica nella confezioni da 6 lattine, con gli anelli plastic-free!
Sarà il primo brand globale di birra a sperimentare gli anelliplastic-free per le confezioni da sei lattine totalmente privi di plastica.
Corona, per essere all’avanguardia del settore nel packaging eco-compatibile, ha annunciato la sperimentazione di anelli plastic-free per le proprie confezioni di 6 lattine presenti in alcuni mercati, nell’ambito dell’impegno assunto dal brand in collaborazione con Parley for the Oceans ovvero il network globale nel quale creatori appartenenti a settori creativi, brand, enti pubblici e gruppi ambientalisti si riuniscono per promuovere la sensibilizzazione della bellezza e della fragilità degli oceani e collaborare a progetti capaci di impedirne la distruzione.
La partnership, tra Corona e Parley, iniziata con l’impegno a proteggere 100 isole entro il 2020, si estende ora sempre nella volontà condivisa di aiutare a salvaguardare gli oceani e le spiagge del mondo dall’inquinamento da plastica dei mari.
Con circa 8 milioni di tonnellate di plastica disperse ogni anno negli oceani, è necessario affrontare il problema su molteplici fronti, motivo per il quale Corona ha adottato la strategia A.I.R. messa a punto da Parley non solo per “evitare” e “intercettare” quanta più plastica possibile, ma anche per contribuire a “ridisegnare” le soluzioni che prevedono l’utilizzo di questo materiale.
Sin dall’avvio della loro partnership, nel 2017, hanno effettuato oltre 300 operazioni di pulizia in più di 15 Paesi come Maldive, Palau, Messico, Repubblica Dominicana, Cile, Indonesia, Italia, Sudafrica e Australia con il contributo di oltre settemila volontari dalle oltre duecento località interessate al progetto, per un totale di oltre 1.360.000 chilogrammi di rifiuti plastici raccolti.
«La spiaggia è un elemento chiave del DNA di Corona – commenta Evan Ellman, Better World Director di Corona – stiamo infatti collaborando con Parley per fronteggiare il problema della plastica proprio nei luoghi in cui si sta fisicamente accumulando. Ci rendiamo conto dell’influenza che un brand globale come Corona può esercitare sull’intero settore, e con il supporto di Parley stiamo cercando soluzioni scalabili, come gli anelli plastic-free per le confezioni da sei, che possano diventare un nuovo standard in grado di far cessare definitivamente il ricorso a questo materiale».
«I nostri oceani sono sotto attacco – dichiara Cyrill Gutsch, fondatore e CEO di Parley for the Oceans.. Li stiamo facendo morire rapidamente distruggendo le basi chimiche che ci permettono di essere qui. Per questo scommettiamo su quei pochi che possono generare un reale cambiamento, coloro che stanno disegnando il futuro insieme a noi. Corona è un Ocean Champion, un valido alleato nella nostra guerra all’inquinamento da plastica dei mari e parte attiva nel favorire la rivoluzione dei materiali che ci permetterà di superarlo. Condividiamo l’obiettivo di eliminare la plastica una volta per tutte perché non possiamo più permetterci di dover subire le conseguenze tossiche».
Gli anelli privi di plastica in via di sperimentazione sono prodotti da fibre vegetali biodegradabili con un mix di scarti di sottoprodotti e materiali compostabili.
Se dispersi nell’ambiente, questi anelli si scompongono in materiale organico non dannoso per l’ambiente, mentre i normali anelli in plastica sono realizzati con una tipologia fotodegradabile di polietilene che, se non riciclata, si riduce semplicemente in pezzi di plastica sempre più piccoli.
Per quanto la maggior parte degli anelli di plastica sia riciclabile, in realtà la plastica prodotta generalmente non viene riciclata, motivo per il quale brand come Corona e altri sono alla ricerca di soluzioni in grado di evitare del tutto il ricorso a questo materiale.
La sperimentazione sarà avviata all’inizio del 2019 presso la sede principale del brand, in Messico, a Tulum.
Articolo di Maria Enza Giannetto/Nabu del 3 dicembre 2018 su Wise Society – Photo Business Wire

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