Il locale che può essere definito a furor di popolo il paradiso per gli amanti della birra.
Nominato “the best beer pub in the world” da ratebeer.com, è ad Anversa, in via Vleminckveld 32, una zona fuori mano rispetto ai giri turistici ma irrinunciabile da raggiungere per chi vuole gustare birre rare, anche di birrifici chiusi, o mai vendute ufficialmente.
Il Belgian Beer Weekend è stata l’occasione per una visita che da tempo avevo in programma di fare e che finora, travolto dagli impegni, non mi era mai riuscita. Quest’anno mi sono ritagliato il tempo necessario e, lasciata Bruxelles, ho puntato al Kulminator di Anversa la cui fama è ovviamente internazionale.
Più o meno sapevo l’ambiente che avrei trovato ma una cosa è immaginare, tutt’altro è vivere.
Il Kulminator è piccolo, “incasinato” fra scatole e bottiglie, la musica è soft, lo schiamazzo inesistente; se mi fossi aspettato di entrare in un pub qualunque sarei rimasto meravigliato ma il Kulminator è un tempio, con tanto di sacerdoti e “bibbia”.
I sacerdoti sono Leen e Dirk, lei piccola, sorridente ma decisa, che scorribanda fra i tavoli, lui sembra il “cappellaio matto”, anche un po’ scontroso dietro il bancone ma capace di illuminarsi parlando di una birra vintage.
La “bibbia” è la lista delle birre, un libro enciclopedico in cui sperdersi, basta dire che il Kulminator vanta circa 800 etichette, una selezione di birre che fa impallidire, alcune chicche uniche perché introvabili altrove, birre cuvèe, di annata, vintage, mai poste in commercio, insomma quanto di meglio possa desiderare un birrofilo… ma anche un profano se vuol scoprire cos’è la birra.
E poi, meraviglia delle meraviglie, i prezzi sono “umani”. Devo dire grazie a Leen e Dirk per la loro disponibilità ed un grazie particolare a Cesare Assolari che si è rivelato, come sempre del resto, un’ottimo Maestro e Ambasciatore.