In piazza Vescovio 4 a Roma c’è un pub storico, nasce infatti nel 1992 e per metà settembre si sta preparando a festeggiare 25 anni di attività.
Un pub che negli anni non ha mai perso la sua identità.
È l’Excalibur, in stile britannico e ospitalità italiana, affettuosa e familiare. Da sempre qui la birra è la protagonista insieme al calcio e al rugby ma non è una semplice “spalla” il cibo, curato nella qualità e con offerte speciali, in modo particolare quando vengono organizzate serate a tema, tipo la serata messicana o la tipica romana (rigatoni con pajata, trippa alla romana e coda alla vaccinara… tanto per darvi l’idea e farvi leccare i baffi).
Ma torniamo alla birra, sulle spine c’è la birra trappista Tre Fontane!
Chiediamo subito a Roberto, che con fratelli e genitori è titolare dell’Excalibur, perché l’ha scelta. Da sempre, ci risponde, ho avuto qualche birra speciale nel locale così, quando è nata la trappista italiana l’ho subito inserita in bottiglia.
Poi, dopo una visita all’Abbazia, un luogo incredibile, un’oasi in mezzo a Roma, ed ho visto la produzione e colloquiato con i monaci, l’ho potuta mettere alla spina. Come è stata accolta dal pubblico, chiediamo. Molto bene, ci dice, certo, ci vuole un pubblico esperto per capirla fino in fondo, io ho molti clienti che la chiedono e mi piace proporla, anche in abbinamento a qualche proposta gastronomica. Sono convinto che non sia una birra per la massa ma da intenditori, all’Excalibur non mancano.
E tu sei un intenditore? Modestamente credo proprio si, replica Roberto, di certo io bevo Tre Fontane e per me è molto importante poter proporre l’11a birra trappista al mondo e per giunta la prima italiana.