Siamo a Roma, in via del Fontanile Anagnino 121 – km 6,60, al Gradisca, pizzeria, ristorante, enobirroteca, griglieria.
La zona prende il nome dalla Torre Morena, che a sua volta lo acquisiva, forse, dal console Aulus Terentius Varro Murena, proprietario di quei terreni. Qui sono nati e cresciuti i titolari del Gradisca, Massimiliano, Stefano e Alessio, che nel loro quartiere hanno voluto creare un locale “unico”.
Esperienza di gestione e di ristorazione, unita a grande passione per il loro lavoro, è quanto hanno trasfuso nel Gradisca, nato a settembre del 2017, che in poco tempo ha conquistato il pubblico locale.
La cucina, grazie a Stefano, è un fiore all’occhiell; come ci dice Massimiliano, il Gradisca offre una “ristorazione creativa”, e basta un’occhiata al menu per rendersene conto: antipasto Tomino piemontese con speak e cipolle caramellate di Tropea, bucatini fatti in casa e conditi all’amatriciana, carni nazionali alla griglia e hamburger, anche di pollo e di salsiccia, e pizza, farcita in tante varianti da avere solo l’imbarazzo della scelta, e con la possibilità di chiederla con l’impasto integrale.
A tanto bendidio si abbinano 8 stili birrai alla spina, ottima varietà di birre artigianali in bottiglia e vini. A riscuotere il massimo gradimento di pubblico dalla spina sgorga la Birra Tre Fontane, la prima birra trappista italiana, che è stata inserita nel locale fin dall’apertura.
Ci dice Massimiliano: una birra “nuova” per la zona che abbiamo voluto perché già la conoscevamo e sapevamo che incontrava l’apprezzamento del pubblico. Abbiamo saputo lavorare nel proporla con tutta la “poesia” che circonda l’Abbazia delle Tre Fontane, chi l’ha provata torna per gustarla. Anche il nostro staff suggerisce abbinamenti possibili con il cibo, contribuendo a valorizzarla. Ne siamo soddisfatti, conclude.
