Amorim Cork Italia certifica i suoi tappi di sughero con l’impronta di carbonio negativa: non pesano sull’ambiente e attenuano l’impatto delle filiere!
Amorim Cork Italia ha ottenuto da un ente indipendente esterno la dimostrazione scientifica che ogni suo tappo in sughero ha un’impronta di carbonio negativa.
È stato infatti dimostrato dalla Ernst & Young e PWC che un singolo pezzo consente di trattenere tra i 309 e i 562 g di CO2.
Ciò significa che, per un effetto di compensazione, l’uso di un tappo in sughero attenua l’impatto ambientale delle filiere in cui è coinvolto.
Nell’enologia, l’impronta di carbonio delle bottiglie di vetro, che rilasciano tra 300 e 500 g di CO2 durante la produzione, può essere annullata con la chiusura in sughero.
Le analisi delle diverse fasi del ciclo di vita hanno coinvolto l’intera filiera:
- L’attività di gestione forestale,
- quella di trattamento del sughero,
- il trasporto dalla foresta,
- la produzione di tappi in sughero naturale,
- la finitura,
- il confezionamento degli stessi.
È stata inclusa anche la distribuzione del prodotto e informazioni aggiuntive sull’incameramento del carbonio da parte della foresta di querce da sughero.
Il tutto per fornire una prospettiva più ampia sul bilancio complessivo dei gas a effetto serra.
L’impatto ambientale che un prodotto provoca è ormai diventato discriminante nelle scelte d’acquisto quotidiane.
Oggi il mondo richiede sempre di più prodotti amici dell’ambiente e a questo livello il sughero ha delle credenziali ineguagliabili, scientificamente dimostrate.
Carlos Veloso dos Santos, Amministratore Delegato
Lo studio ha quantificato i potenziali impatti ambientali legati alla produzione di 1000 tappi di sughero naturale (Neutrocork, Spumante e Sughero Monopezzo).
Tutti sono stati realizzati nelle attività di Corticeira Amorim.
L’eclatante risultato è frutto di dieci anni di percorso:
Era il 2010 infatti quando Amorim Group commissionò un’analisi a Ecobilan per fare l’analisi del ciclo di vita del sughero in paragone con la plastica e l’alluminio.
I dati, già all’epoca, sono stato schiaccianti a favore del sughero.