I 3 Bagai

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Con il motto “emargina l’astemio” Alberto, Stefano e Alessandro fondano nel 2013 il birrificio I 3 Bagai. Nel 2014 si unisce loro Francesco, l’astemio, perché nella vita ne serve sempre uno: quello che ti porta a casa sano e salvo!!

I 3 Bagai (da leggere “tri”) nasce ad Assago nel 2013 grazie ad Alberto Cavenaghi, responsabile commerciale, Stefano Torre, birraio, e Alessandro Carcioffi, imbottigliamento ed etichettatura, a cui si è aggiunto nel 2014 Francesco Palumbo, amministrativo. I fondatori del birrificio si sono incontrati nell’ambito del settore enologico (i tre infatti hanno tutti il titolo di enologi ed enotecnici), ma fortemente legati anche al mondo della birra, decidono di ristrutturare parte di una cascina del 1870 a sud di Milano, ad Assago appunto, e di dar vita al progetto. Per il nome si lasciano ispirare dalle loro terre di origine: tra Milano, Bergamo e Piacenza – dove i tre sono cresciuti – bagai significa “ragazzi”!!
I “tre ragazzi” si ispirano, per la produzione, all’antico editto della purezza bavarese del 1516, il celeberrimo Reinheitsgebot che obbliga il birraio a utilizzare solo acqua, malto d’orzo e luppolo e lievito. Hanno esperienza nel settore e non manca loro la tecnica di produzione, ma è la fantasia e la passione che li spinge ad avere ancora più energia nella realizzazione del progetto. L’idea è quella di fare birra tradizionale, con caratteristiche ben delineate: materie prime di altissima qualità, lavorate con una tecnica brassicola (singola decozione, tripla decozione e infusione) in grado di farle esprimere al massimo, senza forzature, senza spezie o estrema quantità di luppolo che copre il sapore del malto.
Ecco le loro tre prime birre, ognuna con le proprie peculiarità:
La-mia (grad. alc. 4,4% vol.) è una Koelsh fatta per singola decozione, con i due luppoli nobili tedeschi Saphir e Tradition coltivati “in casa”. Ci spiegano, infatti, che da 4 anni coltivano i luppoli in impianti vitivinicoli: in zona Piacenza (coltivazione varietà Aromatica), in quanto il terreno lo consente al meglio, e in Toscana (Massa Carrara), dove invece il terreno consente la coltivazione del luppolo Tradition (parte amaricante).
Mahori (grad. alc. 5,9% vol.) è un’ambrata chiara Pacific APA, prodotta con luppoli neozelandesi coltivati in esclusiva per il birrificio. Anche lì le coltivazioni sono sotto il diretto input dei “ragazzi”, e consentono di avere varietà aromatiche delicatissime: Wakatu e Green Bullet.
Fuorigioco è una birra che per il suo dosaggio bassissimo di luppolo può essere classificata non luppolata. Si realizza con il sistema di produzione antico tedesco della tripla decozione, in modo da ottenere carattere dai malti. Riposata a lungo e di bassa gradazione, ha aromi di sottobosco, di ciliegia, di marasca e di tostato che rendono la birra unica.


 

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