Dal 1545 la Brouwerij Roman produce birra ad Oudenaarde nelle Fiandre occidentali e dalle origini la proprietà della birreria appartiene alla famiglia Roman, che infatti fa parte della Belgian Family Brewer. Abbiamo il piacere di intervistare l’esponente della 13a generazione, l’attuale proprietario Lode Roman
In base alla sua esperienza, com’è cambiato il mercato delle birre belghe in Italia?
Il cambiamento del modello di consumo in Italia non differisce molto da quello degli altri paesi europei. Il consumatore oggi preferisce più qualità e meno quantità. Non beve più 10 birre, ne può bere anche 3 o 4 ma di alta qualità, ed anche di maggiore gradazione alcolica. Inoltre, non sono più soltanto i maschi, e da soli o con amici, a frequentare i locali birrai, oggi l’uomo esce con la sua donna e con le amiche e nei locali questo porta ad un consumo diverso, l’orientamento è verso le birre speciali, calano infatti i consumi di lager. Considero questa una tendenza generale, ottima per le birrerie belghe perché le nostre birre rispondono proprio ai requisiti richiesti, e devo aggiungere senza presunzione che il Belgio offre oltre alla qualità anche un’enorme varietà di stili.
Alla luce della situazione economica attuale, qual è la sua opinione sul futuro della birra belga in Italia ed in particolare quali strategie sta adottando Brouwerij Roman?
Una situazione di crisi non è mai stata un bene per nessuna azienda di produzione, né lo può essere per chi produce e vende birra. Quando manca la fiducia la gente spende meno, e non solo perché hanno meno soldi in tasca ma anche perché ha paura per il futuro. La birra belga ha un vantaggio, è sempre un prodotto di alta qualità a un prezzo accessibile. E devo dire che anche quando c’è meno disponibilità economica, il consumatore cerca sempre il prodotto di qualità. Con la birra belga trova sempre la birra giusta per bere bene e divertirsi.
Quali sono i progetti di sviluppo di Brouwerij Roman in Italia?
Sviluppare sempre nuovi prodotti per dare un’ampia scelta al consumatore. Negli ultimi anni abbiamo “creato” la Ename Cuvée Rouge, la Gentse Strop e la Roman Blanche des Flandres. L’obiettivo di Brouwerij Roman è soddisfare il consumatore che è sempre alla ricerca di novità: per noi, che siamo una birreria familiare, è fondamentale sviluppare novità brassicole, sempre nel rispetto della nostra tradizione birraria.
Con quali strumenti supportate i concessionari e i locali per aumentare le vendite?
Una birreria familiare come la nostra non può fare grandi investimenti in marketing, il nostro budget ha dei limiti. Per questo il nostro compito è più difficile perché dobbiamo lavorare sull’informazione diretta. Siamo spesso in Italia presso i nostri importatori ed i loro clienti. Spesso organizziamo visite alla nostra birreria e vediamo che i gestori dei locali che vengono in Belgio apprezzano la cultura e la lunga storia della nostra famiglia. Crediamo che il supporto migliore che si possa offrire è far conoscere la produzione e la qualità delle nostre birre, e trasmettere ai potenziali clienti lo stesso rispetto del prodotto che ci muove nella nostra attività. Solo così loro stessi saranno capaci di comunicare il valore aggiunto della birra Roman che propongono ai loro clienti. Una cosa è certa, un viaggio verso il “paradiso delle birre” e sempre speciale se non dimentica.
