Italgrob, insieme ad altre associazioni di categoria, avvia il percorso per la crisi complessa di filiera presso la regione Veneto
COMUNICATO STAMPA ITALGROB 28 APRILE
Nella confusione creata dall’emergenza covid-19 e la conseguente gravissima crisi del settore Horeca sono innumerevoli le voci che si sollevano nel denunciare le problematiche e nel chiedere aiuti, sostegni e contributi di vario genere.
Iniziative che purtroppo, va detto, lasciano il tempo che trovano, il Governo Italiano è subissato da pressioni di ogni genere e le risorse economiche sono, come sappiamo, limitate, almeno fino a quando non si troverà un intesa Politico-economica con l’Unione Europea.
La Federazione Italgrob conscia di questa situazione, pur denunciando pubblicamente e in più occasioni e facendo pressione gli organi competenti, lo stato di grave crisi della filiera e della categoria dei distributori, ha continuato e continuerà a studiare e cercare ogni possibile percorso e soluzione per fronteggiare le criticità.
La procedura delle “Crisi complesse di Filiera” la cui gestione è affidata alle Regioni è una di queste possibili e fattibili soluzioni, attraverso il riconoscimento ufficiale di filiere strategiche.
La procedura prevede una verifica e una presa in carico da parte della regione della crisi di filiera con interventi mirati a sostegno della stessa. Pertanto Italgrob, in collaborazione con le associazioni di categoria della filiera dei produttori horeca (Assobibe, Assobirra, Mineracqua) e con Federterme, ha avviato la procedura per ottenere il riconoscimento di crisi complessa di filiera con la regione Veneto.
L’azione congiunta delle varie associazioni ha portato ad un primo incontro in videoconferenza con l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, insieme ai tecnici dell’Unità regionale di crisi aziendale.
Consapevole dell’importanza in Veneto della filiera dei produttori e distributori di acque minerali, birre, bevande analcoliche e la filiera dei servizi termali, l’Assessore Donazzan dichiara: «Il comparto delle acque minerali e termali, che per le sole acque minerali conta oltre 40 mila addetti nel territorio nazionale tra diretti e indiretti e un giro d’affari di 2,7 miliardi, in Veneto riveste una grande rilevanza, sia in termini occupazionali che di fatturato, per la presenza di importanti fonti e di stabilimenti di imbottigliamento e distribuzione. Le maggiori sigle del settore ci hanno scelto come primi interlocutori – conferma Donazzan nel comunicato ufficiale della regione Veneto – perché qui operano i maggiori players nella produzione e della distribuzione del ‘beverage’. L’assessore inoltre si è dichiarata molto preoccupata per le prospettive di un comparto così significativo in termini di quantità e di qualità di posti di lavoro».
«Questo primo approccio con la Regione Veneto è di fondamentale importanza – ha ribadito il presidente di Italgrob Vincenzo Caso – Il procedimento aperto presso la Regione Veneto con la proposta di misure a sostegno della categoria, potrà consentire in inseguito di replicare il modello in altre Regioni Italiane, e nel merito l’assessore Donazzan si è resa disponibile a farsi portavoce presso le altre regioni, dato che su tutto il territorio nazionale ci sono importanti realtà produttive e una notevole capillarità di aziende distributive, senza contare che in tutte le regioni il settore Horeca dà lavoro a oltre un milione di persone, ed è un settore di vitale importanza economica e sociale».
«Un primo incontro molto positivo, con una prospettiva di aiuto concreta e rapida – ha commentato Dino Di Marino, direttore di Italgrob – stiamo lavorando su soluzioni concrete e fattibili, e proporremo un piano di azione immediato per la fase 2 con soluzioni migliorative per la filiera Horeca per il medio e lungo periodo. Siamo ad un nuovo inizio e la filiera ha necessità di reinventarsi e adattarsi ai nuovi modelli di business. Sono molto fiducioso, la Regione Veneto potrà fare da apripista per le altre Regioni, per una strada alternativa e comunque preziosa per sostenere tutta la filiera».
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