Siamo stati stupendamente ospitati a Ettal per una visita al birrificio dell’Abbazia Benedettina omonima che ci ha fatto partecipi del brassaggio di una birra davvero speciale, la Benediktiner weissbier bock.
Non capita tutti i giorni di poter assistere alla produzione di una birra all’interno di uno storico monastero come quello di Ettal, eppure è successo: noi c’eravamo! Usare il noi quando ero l’unico proveniente dall’Italia è improprio, fortuna Martin Rederlechner, che parla italiano benissimo, e Valentino Bruno, CEO&BeerExpert di un’importante azienda di distribuzione beverage slovena, la BeerPro, che mi hanno permesso di capire le spiegazioni di Florian Huber, il mastro birraio della birreria monastica.
Ma andiamo con ordine, e non si può che partire da Ettal, un piccolo borgo della Baviera che vanta due gioielli architettonici, il Castello di Linderhof, la dimora preferita da Ludwig II e certamente più conosciuta anche da chi non c’è stato grazie al film Ludwig di Visconti, indimenticabile l’incontro tra Sissi e Ludwig nella Grotta di Venere, e la Benediktinerabtei, l’Abbazia Benedettina di Ettal al cui interno si trova la Birreria. E sempre di un Ludwig parliamo, anche se era l’imperatore Ludovico IV di Baviera e correva l’anno 1330, perché fu lui a fondare il monastero in cui, nel 1609, fu trasferita la produzione di birra che da sempre i monaci avevano brassato nel vicino villaggio di Oberammergau. Da allora, e sono più di 400 anni, la birra è stata ininterrottamente prodotta. Da questa cultura birraia e secondo l’originale ricetta monastica, nasce ancora oggi la Benediktiner Weissbier.
La grande richiesta e il limitato impianto del monastero hanno portato la birreria a cercare un partner competente ed affidabile che è stato individuato in Bitburger Braugruppe, capace di valorizzare a livello internazionale questa eccellenza birraria.
È così che, ospite di Bitburger, ho potuto godere di una giornata eccezionale insieme a nuovi amici della Slovenia per i quali era sta organizzata la visita alla birreria. Una giornata di cultura e di interscambio con i nostri “vicini di casa” che di birra ne capiscono, di certo la bevono, basta guardare il loro consumo che sta sugli 80 litri pro capite contro i nostri 30. Questa visita ha avuto un altro pregio, tutto privato, quello di avermi fatto rincontrare Valentino Bruno che oggi, insieme alla moglie Seni Pegan, è titolare della BeerPro di Nova Gorica ed in questa veste era, insieme a tanti publicans, all’evento presso la Klosterbrauerei Ettal.
La giornata del 16 febbraio è iniziata con la fabbricazione del brassaggio che abbiamo potuto seguire in tutte le sue fasi, accompagnati dalle spiegazioni del mastro birraio, e mentre aspettavamo che la birra fosse pronta abbiamo potuto visitare la storica birreria, ci siamo goduti nel suo interno un pranzo rustico bavarese, abbiamo fatto un tour nella distilleria di acquavite, con relativa degustazione che dopo il pranzo ci stava alla perfezione, per poi arrivare al clou della giornata: bere un fresca weissbock, buona quanto mai.
No, non pensate che l’emozione del momento ce l’abbia fatta sembrare più buona, le weisse Benediktiner sono sempre ottime! Sarà per il lievito originale maturato lentamente nelle cantine del monastero di Ettal, per la purezza dell’acqua, per la cura nella selezione dei malti, per la maestria di tutti coloro che sono impegnati nella produzione, le birre Benediktiner sono “a un passo dal paradiso”. Il sapere, la passione e l’arte artigiana confluiscono in un prodotto che rappresenta il massimo livello qualitativo tra i prodotti Weizen. E questa bock appena brassata non si smentiva: una birra forte, scura, di un colore ricco e corposo, vellutato.
Non posso dimenticare la chiusura della giornata che si è conclusa nel migliore dei modi, tutti a cena nel ristorante del Klosterhotel Ludwig Der Bayer.