Al centro di Roma, proprio dietro piazza Navona, in via Tor Millina 32, Giovanni dal 1991 gestisce La Botticella.
É un locale che si presenta con le caratteristiche della bottega di un tempo (è ben visibile sulla porta d’ingresso la scritta “vino, olio, liquori) e che lui, molto saggiamente, ha saputo impostare come bar-birreria. A determinare questa scelta, ci spiega, è stato proprio il tipo di clientela; da noi, come ben capisce, ci sono sempre tantissimi stranieri che hanno un modo diverso di vivere un locale vocato al beverage.
Basti dire che La Botticella apre alle 15 e va avanti fino a notte con un’offerta che spazia dalle birre ai vini fino agli spirits più sofisticati, in una rutilante gamma di etichette.
Lo straordinario è che il locale non ha cucina, si sgranocchiano noccioline a volontà e niente più, qui si viene per bere… e bene. Comodamente seduti ai tavoli, interni ed esterni, o al bancone, per un totale di una cinquantina di posti, La Botticella è il locale delle bevute, delle chiacchiere in amicizia e dello sport.
Ci dice Giovanni che è il bar ufficiale della squadra di football Pittsburgh Steelers, e con tanti americani non poteva essere diversamente.
Le birre a La Botticella, oltre alla storica Moretti, sono prevalentemente artigianali e fra queste brilla la Tre Fontane. L’ho inserita alla spina da circa quattro mesi, ci racconta Giovanni, già la trattavo in bottiglia poi, quando ho saputo che era disponibile in fusto non me la son fatta sfuggire. Piace a me e moltissimo anche ai clienti. L’ho voluta perché a giudizio mio è birra di grande immagine anche sui turisti, poi io conosco bene l’inglese ed ho potuto spiegarla con facilità.
Oggi chi l’ha gustata, prosegue, torna per berla, ne sono soddisfatto.