Il primo febbraio è partita la lotteria degli scontrini!
Dal primo febbraio facendo acquisti con carte e bancomat e presentando alla cassa l’apposito codice si può partecipare alle estrazioni mensili (dall’11 marzo) della lotteria e a quelle settimanali che inizieranno da giugno.
Confcommercio: “Oltre la metà dei registratori di cassa non è stata aggiornata”.
Il primo febbraio è partita la lotteria degli scontrini: facendo acquisti con carte e bancomat e presentando alla cassa l’apposito codice si potrà partecipare alle estrazioni mensili (la prima l’11 marzo) e a quelle settimanali che inizieranno da giugno.
Ma si potrà anche vincere un “superpremio” da 5 milioni previsto per l’estrazione annuale a gennaio del 2022.
La lotteria è collegata al programma Italia Cashless, quello del Cashback di Stato già partito a dicembre, pensato per incentivare i pagamenti elettronici.
Da giovedì 10 giugno si aggiungeranno le estrazioni settimanali che distribuiranno ogni settimana 15 premi da 25.000 euro per chi compra e 15 premi da 5.000 euro per chi vende.
A partire da quella data, ogni giovedì verranno e!ettuate le estrazioni settimanali, per tutti gli scontrini trasmessi e registrati dal sistema lotteria dal lunedì alla domenica.
All’inizio del prossimo anno, in una data ancora da fissare in calendario, si terrà la prima estrazione annuale che premierà uno degli acquisti e!ettuati dal primo febbraio al 31 dicembre 2021 assegnando 5 milioni di euro a un acquirente e 1 milione di euro a un esercente.
Alla lotteria degli scontrini possono partecipare tutti i maggiorenni residenti in Italia che pagano con carte di credito, prepagate, bancomat o app beni o servizi per almeno 1 euro di spesa presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi.
Sono esclusi gli acquisti in contanti, gli acquisti online, quelli per i quali si emette fattura e quelli per i quali il cliente fornisce all’esercente il proprio codice fiscale o tessera sanitaria a fini di detrazione o deduzione fiscale.
Non si partecipa nemmeno con i biglietti di cinema, teatri e musei perché in questi casi non è prevista la trasmissione telematica degli scontrini all’Agenzia delle entrate.
Lo stesso vale per le ricevute postali, per il pieno di benzina, per l’uso di ticket restaurant o buoni pasto, delle gift card e per i pagamenti dei parcheggi.
Per tentare la fortuna bisogna prima collegarsi al sito lotteriadegliscontrini.gov.it e registrarsi, ottenendo un codice lotteria (codice alfanumerico e codice a barre) che va stampato o salvato sul proprio dispositivo mobile per esibirlo alla cassa a ogni pagamento: si otterranno tanti biglietti quanti euro spesi (fino a un massimo di 1.000 biglietti virtuali per scontrino).
Il codice lotteria è abbinato al codice fiscale ma “non consente il tracciamento” degli acquisti, al sistema lotteria arrivano solo i dati sugli importi spesi e le modalità di pagamento.
I vincitori saranno contattati via Pec o via raccomandata AR e si dovranno presentare entro 90 giorni per l’identificazione agli uðci dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del proprio territorio: successivamente riceveranno un bonifico bancario o postale con la vincita. Passati i tre mesi i premi non si potranno più reclamare e i fondi torneranno all’erario.
CONFCOMMERCIO: “OLTRE METÀ DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI NON È PRONTA PER LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI”
Enrico Postacchini, l’incaricato commercio e città di Confcommercio, dopo l’intervento di sabato è tornato a parlare dell’imminente partenza della lotteria degli scontrini, “snocciolando” numeri significativi e sottolineando che “la lotteria degli scontrini che parte lunedì parte in un momento sbagliato: se fosse un’iniziativa privata sarebbe destinata al fallimento.
I costi superano i benefici e i negozi non hanno avuto il tempo per adeguarsi”.
Al 20 dicembre su un 1,4 milioni di registratori telematici installati per la trasmissione telematica dei corrispettivi, solo 700.000 erano stati aggiornati per poter far partecipare i consumatori alla lotteria degli scontrini: considerando le restrizioni imposte dal Governo a molte attività commerciali in questo periodo, i numeri non dovrebbero essere cambiati di molto.
Oltre a questo, rileva Postacchini, c’è il problema dei costi: per aggiornare i registratori telematici ed acquistare il lettore ottico per la lettura del codice lotteria, un esercente spende in media 300 euro.
“Un costo esagerato e inopportuno in una fase estremamente difficile in cui molti commercianti hanno notevoli difficoltà finanziarie a causa della crisi economica dovuta alla pandemia in corso”, sottolinea Postacchini che spiega che per gli adeguamenti “servono oltre 1 ora e mezza” e che c’è “un problema oggettivo legato alle difficoltà tecniche di chi dovrebbe appontare lo strumento di rispondere alle richieste”.
Come il cashback, anche la lotteria degli scontrini, osserva Postacchini, “troverà il tempo che trova.
Non ha nessun utilità per il mercato in un momento di incertezza in cui le aziende non sanno quando devono restare aperte o chiuse”.
Al costo dell’adeguamento si aggiunge anche il costo per comunicare la partecipazione dei negozi alla lotteria: “‘siccome è un’operazione di Stato andrà pubblicizzata ed è un costo per le imprese”.
Il settore in questo momento “sta galleggiando a malapena: avevamo chiesto una proroga perché questa iniziativa nasce zoppa: le teste delle persone sono distratte rispetto a questi temi, c’è sensibilità dei consumatori in questo momento, e società che devono fornire gli strumenti (lettore e cip) hanno diðcolta a istallarle in tempi rapidi”.
Postacchini ha infine sottolineato: “Siamo nell’ingenuità totale se si pensa che la lotteria degli scontrini contribuirà da sola a combattere l’evasione fiscale.
Si registra nella vendita al dettaglio un 10% di evasione fiscale. Bisognerebbe occuparsi anche dell’altro 90%”.
FIPE.”UNA FOLLIA CHE PENALIZZA CHI E’ GIA’ IN DIFFICOLTA'”
“Per il momento l’unico effetto della lotteria degli scontrini è quello di mortificare le attività che si trovano già in difficoltà. Non c’è da stupirsi se solo il 30% dei pubblici esercizi abbia già adeguato il proprio registratore di cassa a questo nuovo gioco: per chi è stato costretto a rimanere chiuso 160 giorni nel 2020, senza nemmeno vedersi cancellare i costi fissi, 300 euro per aggiornare il software sono una spesa insostenibile“.
Così Aldo Cursano, presidente vicario di Fipe, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi. “Come se non bastasse, si deve fare i conti con i ritardi degli installatori, che sono letteralmente oberati di lavoro. Eppure, lo Stato ha convinto gli italiani che l’unica occasione di riscatto sociale, al momento, è legata alla fortuna e infatti le persone stanno già cominciando a scegliere un negozio o un locale in base alla possibilità di partecipare o meno alla lotteria.
Questa è una follia. Ecco perché avevamo chiesto al governo di posticiparne l’avvio a giugno, quando tutti fossero stati pronti. Invece si è preferito privilegiare ancora una volta le realtà più grandi e strutturate, che si sono già adeguate”, prosegue. ”Ora – conclude Cursano – oltre al danno, la beffa. Il trend che stiamo riscontrando in queste prime ore, infatti, è che le persone, prima ancora di ordinare un caffè, chiedono se possono partecipare o meno alla lotteria. In caso di risposta negativa, cambiano locale. Un corto circuito che si poteva e doveva evitare”.
FIDA: “PER INCENTIVARE LA MONETA ELETTRONICA SERVE L’AZZERAMENTO DELLE COMMISSIONI”
“L’avvio della lotteria degli scontrini è stato meno-peggio del previsto“, secondo la presidente della Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione Fida Confcommercio, Donatella Prampolini.
“Non c’è stata la ressa che ci si aspettava perché già ai primi di dicembre quando l’Agenzia delle entrate aveva rilasciato i codici a barre la gente aveva iniziato a chiedere insistentemente la lotteria degli scontrini. In realtà oggi le richieste non sono state tantissime“, ha detto Prampolini .
“Quando i clienti hanno iniziato a capire che il pagamento andava fatto con mezzo elettronico e che, se avevano bisogno di fattura, non si poteva, alcuni hanno rinunciato alla lotteria”, ha aggiunto la presidente di Fida che ha indicato come “al momento non si segnalano particolari problematiche tecniche se non alcuni conflitti tra i programmi“.
“Tutti gli associati hanno detto di ricordare che c’è sempre un problema di costo per l’esercente della moneta elettronica, se si vuole andare verso la moneta elettronica, serve un azzeramento vero delle commissioni. Quello è l’unico modo per dare lo stimolo, altro che lotterie e altre storie!“.