Nel 1998, in via del Quadraro 24, quartiere tuscolano di Roma, nasce un pub in stile inglese medievale.
Negli anni, senza stravolgimenti ma con tanti ammodernamenti nell’arredo e soprattutto con l’evoluzione dell’offerta, ha saputo rimanere sulla cresta dell’onda.
Oggi la sua proposta di food è variegata, spazia infatti dai primi tradizionali alle carni italiane ed estere, offre pizze classiche e innovative, non rinuncia agli snacks e ai panini. La birroteca ha 5 spine e molte artigianali in bottiglia e Veronica, che è responsabile del Nottingham, le sa proporre in speciali abbinamenti al cibo.
Il locale ha come fornitore beverage Doc Roma che, non appena pronto il progetto Tre Fontane alla spina, ha invitato lo staff a visitare il birrificio dell’Abbazia e a degustarne la birra.
È stato amore a prima vista, ci dice Veronica, dovevamo averla. Eravamo certi che come era piaciuta a noi sarebbe stata apprezzata dal nostro pubblico, bastava saperla spiegare anche ai profani. Abbiamo organizzato delle serate a tema, in abbinamento al tagliere di formaggi o all’hamburger di chianina. Sono state un successo. È una birra che non lascia scelte, o si ama o si odia. Per chi la ama, una volta assaggiata, diventa irrinunciabile, pensi che alcuni estimatori hanno portato gli amici per fargliela conoscere, incredibile ma ci ha fatto acquisire nuovi clienti.
Al Nottingham l’entusiasmo per l’Abbazia Tre Fontane si è esteso oltre la birra Triple alla spina, tanto che sono stati inseriti nella carta anche i liquori dell’Antico Liquorificio Trappisti delle Tre Fontane e, afferma Veronica, anche questi vanno alla grande, l’Eucalittino spopola.