Il Birrificio L’Orso Verde inaugura il nuovo stabilimento 4.0.
Il Birrificio L’Orso Verde aumenta gli spazi e la capacità produttiva, ma la birra artigianale resta la regina indiscussa dell’offerta, ieri 24 Novembre 2022.
Un birrificio artigianale e… maggiorenne
Il Birrificio L’Orso Verde nasce nel 2004 a Busto Arsizio quando sulla scena della craft brew italiana si contavano poche decine di produttori.
A fondarlo, Cesare Gualdoni spinto dal desiderio di creare, come mastro birrario, una propria versione di birra che fosse emozionante nei profumi e nei sapori rigorosamente artigianale, non filtrata e non pastorizzata.
Caratteristiche che consentono a BirraOV di farsi conoscere e apprezzare sempre di più dal mercato.
E così nel 2018, con l’avvicinarsi della maggiore età, il Birrificio sente il desiderio di fare un passo in avanti e di investire sulla sua crescita.
Nuove professionalità e nuovi soci fanno ingresso in azienda infondendo energia e stimoli: a cominciare da Andrea Rogora, giovane e motivato beer master, ma anche grazie a Domenico Lellis, socio di capitali, Christian Conti (oggi Direttore Generale), Marina Roncarolo (Direttrice Marketing e Comunicazione) e Paolo Bennici (Direttore Commerciale).
Il desiderio di evolvere spinge il management a implementare una nuova strategia di marketing e comunicazione, che cambia la pelle dello storico orso, simbolo del birrificio bustocco, ma ne mantiene intatti il cuore e l’interesse per la qualità.
Il profondo lavoro sulla brand identity dà vita a un re-branding generale, che pone l’accento su tre aspetti: identità aziendale, valori del marchio e nuovi obiettivi aziendali.
Protagonista del nuovo logo è un orso verde in posizione eretta, fiero, con lo sguardo rivolto verso il futuro; circondato da due iniziali dal significato inequivocabile – O V – e un motto che non lascia dubbi: “Birra Artigianale Indomita dal 2004”.
Il refresh non si ferma al logo, ma coinvolge anche le bottiglie e le lattine, oggetto di un restyling grafico significativo che punta a valorizzare le diverse personalità delle singole birre attraverso le immagini e i nomi, con un linguaggio più contemporaneo che ha lo scopo di consolidare la forza e lo stile del birrificio in uno scenario oggi più dinamico e competitivo.
Il rinnovamento dell’immagine fa da preludio a un altro cambiamento significativo per il birrificio bustocco, un vero e proprio regalo per i diciotto anni di attività: l’ampliamento del sito produttivo, inaugurato il 24 novembre 2022, e il nuovo impianto, più funzionale, tecnologicamente all’avanguardia e in grado di portare a un significativo aumento della produzione, mantenendo sempre altissima la qualità delle birre.
Un nuovo viaggio che rispecchia la natura dell’Orso: combattiva, coraggiosa e ottimista.
L’industria 4.0 rispetta e ascolta il territorio
Il nuovo sito produttivo ha sede nell’ex stabilimento della Coca-Cola di Busto Arsizio: un atto d’amore verso la città in cui il Birrificio L’Orso Verde è nato.
Il Birrificio, infatti, ha scelto di fare un investimento importante, pari a 1,6 milioni di euro, proprio a Busto, rigenerando un luogo storico, vivo nella memoria di molti cittadini, dandogli una nuova destinazione d’uso e offrendo un nuovo spazio di convivialità.
Una scelta che crea valore sociale, ma anche economico per la città e il territorio.
Lo stabilimento si estende su una superficie di 2.000 m2, a cui si aggiungono 400 mq di tettoia esterna utili per la logistica; ha una capacità produttiva massima di 450mila litri, destinata a salire a 600mila nel prossimo futuro.
L’impianto è all’avanguardia, da industria 4.0, grazie all’utilizzo di tecnologie specifiche per la produzione brassicola.
Fiore all’occhiello è la sala di cottura, un modello top per l’Italia: una Spadoni con quattro vasche automatiche, con impianto di osmosi inversa per la stabilizzazione dell’acqua e una cantina di maturazione e conservazione della birra fermentata in 14 tanks in vari formati da 20 a 40 hl, in grado di garantire continuità nella disponibilità di prodotto, ma soprattutto la qualità caratteristica della BirraOV.
Il capannone è dotato anche di una linea continua di etichettatura e imbottigliamento, di un reparto dedicato al lavaggio e confezionamento automatico dei fusti (sia d’acciaio, sia di plastica), di un reparto di stoccaggio dei malti di base, che vengono macinati e trasportati nei tini cottura in modo automatico.
Il nuovo impianto dispone inoltre di due celle frigorifere (ampie 250 m2) e tre uffici con laboratorio interno dedicato all’analisi delle acque, dei mosti e delle birre.
La tecnologia 4.0 consente al Birrificio L’Orso Verde di lavorare in ottica green e di economia circolare: l’impianto di osmosi consente, infatti, di riciclare l’acqua utilizzata per i lavaggi; quello di cottura di riutilizzare l’acqua di raffreddamento mosto per la cotta successiva.
Il malto d’orzo esausto, infine, viene direttamente convogliato all’esterno e ritirato da un’azienda agricola che lo utilizza come mangime complementare per vacche da latte, utilizzato per la realizzazione del Grana Padano.
Nel nuovo stabilimento è stata realizzata anche una tap room per la vendita delle birre OV; uno spazio destinato alla degustazione del prodotto attraverso le otto spine (di cui una pompa), che persegue uno degli obiettivi aziendali: rendere il birrificio uno strumento di aggregazione e convivialità.
“Nel 2022 il nostro birrificio diventa maggiorenne – afferma Christian Conti –. Con il nuovo stabilimento abbiamo fatto un regalo a noi e a Busto, dando lavoro a tante persone, garantendo la qualità del prodotto e cominciando a distribuire la nostra birra in tutta Italia, portando l’eccellenza lombarda fuori dai confini regionali.
Il cambio di sede ci ha permesso di realizzare il sogno di consentire a un birrificio artigianale come il nostro di realizzare le quantità di birra richiesta dal mercato.
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo abbiamo scelto l’ex stabilimento della Coca-Cola di Busto Arsizio, che ha un grande valore simbolico per noi e per la città.
Proprio per questo abbiamo deciso di mantenere il marchio Coca-Cola sulla facciata dello stabilimento. Anche se aumentano gli spazi a disposizione e la quantità di litri prodotti, la qualità resterà la stessa di sempre.
Vogliamo continuare a fare birra d’eccellenza e creare uno spazio ancor più confortevole per i nostri clienti.
All’interno del birrificio abbiamo realizzato uno spaccio dove vogliamo organizzare degustazioni e incontri in cui si parla birra.
Vogliamo creare un luogo di aggregazione per i giovani, in cui istruirli su come bere birra, intrattenerli con spettacoli comici o musicali.”
A ogni birra la propria carta d’identità
Birre artigianali, rigorosamente non filtrate e non pastorizzate caratterizzano l’offerta del Birrificio L’Orso Verde, che anche con il “nuovo corso”, mantiene indiscussi questi plus, per garantire una qualità senza compromessi.
La birra artigianale ha, infatti, caratteristiche uniche rispetto alla gemella industriale. Non prevede l’utilizzo di conservanti, ma solo acqua, malto, luppolo e lievito, a cui si aggiungono ingredienti particolari utili per caratterizzare il gusto di ogni birra.
La birra artigianale, poi, non è pastorizzata né microfiltrata. Due “non passaggi” che donano un colore e un gusto più intensi e fanno sì che la distribuzione e la vendita possono avvenire solo rispettando la cold chain, la catena del freddo.
L’offerta di BirraOV è dunque ricca di birre singolari: conta ben 22 tipologie diverse tra ipa, ale, doppelbock, bock, helles, bitter, porter, pilsner, gose, witbier.
Ognuna ha una propria carta d’identità, che racconta una storia, fatta di sapori, intensità, colori e gradazione diversi, capaci di rispondere a tutti i gusti dei beer lovers.
Queste storie sono presentate attraverso etichette uniche, che vogliono trasmettere la ricercatezza e la cura dei dettagli di ogni proposta.
Tutte le BirreOV possono essere acquistate online (sul sito del birrificio), nella nuova tap room di Busto Arsizio, nel punto vendita aziendale e su tutto il territorio nazionale grazie alla collaborazione con realtà specializzate nella distribuzione di craft beer (Bevi Bene per le province di Novara e Vercelli, Bilivin per la Lombardia, M&P per Verona, OBBA nel Principato di Monaco e Montecarlo, Poggiana per Vicenza, Padova e Treviso).
L’impegno sociale
La cura dei dettagli è una caratteristica distintiva di BirraOV che viene declinata anche nell’attenzione alle tematiche sociali e in attività con cui il Birrificio L’Orso Verde vuole trasmettere i suoi valori. Ne sono esempi sia la collaborazione con l’Associazione Differenza Donna, sia la partnership con l’Italian Open Water Tour, importante challenge dedicato agli amanti del nuoto in acque libere.
Nel primo caso, il Birrificio L’Orso Verde ha voluto essere al fianco delle donne in uscita dalla violenza devolvendo parte del ricavato dalla vendita della birra Rebelde all’associazione nata nel 1989 con l’obiettivo di far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza di genere.
La donazione ha contribuito concretamente alla realizzazione di percorsi di orientamento per la formazione e il reinserimento professionale nel mondo del lavoro di donne che lottano per uscire da situazioni di violenza fisica, psicologica ed economica.
L’accordo con Italian Water Open Tour testimonia, invece, la vicinanza di BirraOV al mondo dello sport, che richiede impegno costante, serietà e passione, valori che da sempre caratterizzano il lavoro quotidiano del Birrificio L’Orso Verde, ma incarna anche virtù come lealtà, altruismo, amicizia e coraggio: sentimenti che caratterizzano il DNA di BirraOV, indomita dal 2004 e ideale da condividere con gli amici.
L’amicizia, che ha in sé i concetti di fiducia e partecipazione, è infatti un altro tema caro al Birrificio L’Orso Verde che ha scelto di sostenere anche il progetto #MiFidoDiTe per lo studio e lo sviluppo di nuove terapie per malattie rare come la Sindrome di Usher cuore del progetto #MiFidoDiTe.
Tra i programmi futuri, l’idea di dare vita a progetti dedicati ai più giovani per un’educazione al bere consapevole in cui coinvolgere anche le scuole.