Piero Dry Gin

C’è chi della propria vita fa un libro, io ne ho fatto un distillato: è questa la definizione che dà di Piero Dry Gin il suo creatore, Gianpiero Giuliano, che ha per questo ottenuto diversi premi internazionali.

Cosmopolita “di famiglia” – i genitori, di origine molisana, sono nati in Sudamerica – , Gianpiero ha lavorato per vent’anni nell’ambito del commercio estero, vivendo in 17 Paesi e collezionando centinaia di bottiglie da altrettante distillerie; e sviluppando una particolare passione per il gin.

Quando, a 40 anni, si è rimesso sui libri, la creazione di un nuovo gin dalla produzione al marketing è stata oggetto nel 2018 della sua tesi di un MBA internazionale; e nel 2019 è nato Piero Dry Gin, che vuol essere espressione appunto della sua storia e personalità, “tanto che la gente che lo conosce non dice più dammi un gin, dice dammi un Piero”.

Gianpiero definisce quella sua prima creazione “una versione molto artigianale del gin distillato in garage in un alambicco di rame spagnolo di tre litri, ripetendo numerose prove e sperimentazioni, trovando poi la formula desiderata con sei botaniche: ginepro, maggiorana, arancia, cardamomo, zenzero, e un ingrediente segreto che in quanto tale non rivelo. Sei elementi contrastanti che racchiudono tutta la paletta dei sapori, così come variegata è la mia biografia”.

Per realizzare il suo progetto, Gianpiero – che vive nel bresciano – ha stretto una collaborazione con la storica distilleria abruzzese Toro: “Per le mie origini molisane avrei voluto trovare il partner in quella regione, ammette, ma non trovandolo mi sono appoggiato alla regione vicina.

Non è comunque una questione di territorialità del gin, concetto di cui alcuni parlano: il gin è inglese, punto.

Al massimo può esserci territorialità degli ingredienti, e noi in Italia abbiamo un ginepro che, insieme a quello macedone, è considerato tra i migliori: purtroppo però va quasi tutto ai grandi produttori, e a noi artigiani resta poca cosa”.

Dal lotto iniziale di 500 bottiglie, la produzione è stata in crescita costante fino alle attuali 1500 al mese; di cui 1000 della versione classica, e 500 di quella premium Navy Strength.
Gianpiero ha poi recentemente allargato il suo progetto imprenditoriale aprendo ad altri soci – tra cui la stessa distilleria Toro – con Liquid Mine, società che si occupa di consulenza e marketing per altri produttori, e con l’ambizione di “diventare una piccola Campari, creando o acquisendo in futuro anche altri brand”.

Una necessità che Gianpiero ha visto in quanto “oggi in Italia c’è un gran fiorire di produttori di gin, abbiamo un migliaio di etichette di cui solo metà registrate.

Però spesso manca non solo adeguata conoscenza e competenza in fase di produzione, ma anche di marketing: non ci si sa far conoscere. E su questo vogliamo lavorare”.

Piero 58 Navy Strength Gin e Liquid Mine: Business e Passione - ilGin.it

di Chiara Andreola
Banner Birreat
Birra & Sound è il punto di riferimento dei gestori dei locali. Notizie aggiornate sugli eventi più importanti del mondo della birra, le recensioni delle migliori aziende birraie, dei birrifici artigianali e dei locali. Birra&Sound è anche una vetrina per le aziende dell’indotto birraio.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here