SLYRS: una distilleria nata nel 1999 ma con una storia che risale al 1928, anno di fondazione della distilleria di famiglia.
SLYRS suona come parola gaelica ma è proprio in Schliersee, lago e regione, che emergono le origini bavaresi.
Fu infatti in quella zona che 5 monaci, nel 779, crearono un monastero e lo chiamarono SLYRS… ecco il perché di un nome, autenticamente bavarese!
Tutto ha avuto inizio per merito del mastro birraio e distillatore Florian Stetter che, in un viaggio in Scozia, aveva notato similitudini geografiche tra la sua Alta Baviera e lo Speyside ma anche assonanze culturali e caratteriali tanto da determinarlo a voler distillare whisky nella sua terra.
È già dalla metà del 2007 che nella nuova distilleria SLYRS, a Neuhaus, viene svolto l’intero processo produttivo; ed è nello stesso anno che, per motivi di salute, il suo fondatore Florian Stetter ha lasciato la gestione, oggi nelle mani di Hans Kemenater, CEO e mastro distillatore.
Il whisky bavarese SLYRS, da una piccola idea, è diventato un marchio di whisky noto e ricercato, raggiungendo costantemente nuovi standard nelle produzioni di alta qualità.
Proprio come il whisky single malt SLYRS, invecchiato tre anni, che viene costantemente sviluppato con la massima qualità dai migliori cereali bavaresi e dall’acqua di sorgente alpina in nuove botti di quercia bianca americana, una produzione autentica in tutte le sue edizioni.
Abbiamo chiesto a Nick Binderer, head of sales Slyrs: come ha reagito il mercato di fronte ad un whisky bavarese?
Inizialmente, ci risponde, tutti consideravano pazzo Florian Stetter. “Chi ha bisogno del whisky bavarese?”, diceva la gente. Negli anni SLYRS ha costruito la sua reputazione, da whisky locale a regionale fino a nazionale.
La presenza poi a tutte le fiere di settore, grazie a degustazioni e alla nostra storia unica, ha convinto anche all’estero. Non solo, prosegue Nick Binderer, siamo una distilleria trasparente con un centro visitatori frequentato da 50.000 persone all’anno, i consumatori e i clienti possono vedere dal vivo la nostra arte, sentire gli aromi della distilleria, degustare il whisky.
Infine, conclude, il premio conquistato ai “Best European Single Malt Whisky (under 12 years)” ai World Whisky Awards 2015 e 2016 ha convinto molti scettici che la Baviera non produce solo birra premium, ma anche whisky premium. SLYRS e il whisky tedesco sono sulla scena internazionale del whisky.
Un’ultima domanda, qual è il vostro whisky di punta?
Sicuramente il nostro SLYRS Classic, il prodotto con cui abbiamo iniziato 20 anni fa, è la risposta immediata. È la base di tutti gli altri nostri whisky e rappresenta il nostro DNA. All’inizio aveva solo 3 anni e pochi giorni, ma man mano che crescevamo come distilleria, anche il distillato è diventato più vecchio. Al giorno d’oggi ha il doppio dell’età. Grazie al nostro processo di produzione unico, può essere all’altezza di molti whisky scozzesi di 12 anni in degustazioni alla cieca.
E aggiunge: Altri whisky di punta sono il Mountain Edition, un whisky unico, maturato nel nostro magazzino di montagna, a 1.501 m sul livello del mare. Il magazzino non è a temperatura controllata e l’orzo viene affumicato su legno di faggio. Il whisky riflette il clima rigido della montagna.
Fra gli altri, non posso non citare il nostro whisky di 12 anni o il nostro whisky di 18 anni che abbiamo lanciato quest’anno per la prima volta. Né è da dimenticare il Bavarian Peat e il Bavarian Rye. Siamo orgogliosi di avere una gamma molto ricca, conclude.
Ad importare in Italia un whisky di tale caratura, per qualità e unicità, è la G.S Distribuzione Italia srl, azienda che, come ci spiega il suo titolare, Antony Supino, ricerca a livello internazionale ed accoglie nel suo portfolio esclusivamente brand che non solo esprimano qualità ma una loro storia distintiva, prodotti unici.
La decisione di proporre sul mercato italiano, da sempre attento ai migliori prodotti della Baviera, un whisky bavarese autentico è quanto Antony Supino ha voluto per soddisfare la richiesta di molti locali specializzati che puntano a distinguersi nel rispetto della “originalità” del prodotto.