A Castel Madama, provincia di Roma, angolo tra via Sant’Agostino e vicolo Peschioli, un locale che unisce lo stile del pub anglosassone, con sedute verticali al bancone e tavoli con panche in legno scuro, e lo stile “casareccio” dell’osteria, con comode sedie impagliate.
Siamo infatti in un risto pub dove cibo e birra hanno eguale dignità. L’offerta gastronomica, tutta espressa, spazia dai primi piatti di pasta fresca alle carni più pregiate, da prodotti tipici della norcineria umbra a menu speciali, veggie e gluten free, ma non mancano proposte fast tipiche del pub.
Le birre alla spina sono 4, a cui fanno compagnia tante etichette in bottiglia fra le quali c’è solo l’imbarazzo della scelta.
A guidare l’avventore nei consigli per gli abbinamenti c’è Ilaria, la titolare, che sa accogliere tutti con un sorriso e con la massima professionalità birraia.
Ed è a lei che chiediamo perché ha inserito una specialità come la Birra Trappista Tre Fontane che fa bella mostra di sé fra le spine. Forse non sa, ci dice, che il nome del locale deriva da un’antica filastrocca così come il nostro logo con la capretta, questo lo dico perché il Taratabbassuca è profondamente integrato al territorio, anche le nostre proposte gastronomiche puntano all’utilizzo di prodotti locali e a ricette tradizionali. Poteva mancarmi la prima birra trappista italiana made in Roma? Come l’ha conosciuta? Grazie a Doc Roma, ci risponde, che mi ha fatto vivere il progetto Tre Fontane, ho visitato il birrificio nell’Abbazia e devo dire che è un’esperienza. Ho voluto la birra Tre Fontane perché è buona, mi piace e così riesco a trasmettere questa passione ai miei clienti. Del resto non amo l’omologazione, credo nella qualità e con la birra Tre Fontane vado sul sicuro.
