In momenti di crisi ed incertezze il “Food” sembra essere considerato un nuovo bene rifugio.
Contiamo sempre più italiani pronti ad investire su attività come ristoranti e bar ma, se leggiamo bene i numeri, questo entusiasmo per l’apertura di nuovi locali di P.E nel canale ho.re.ca. è rivolto ad una domanda che risente comunque di una crisi e, particolarmente, di un profondo cambiamento di quanto i consumatori vogliono, quindi dell’offerta da proporre.
Negli ultimi cinque anni, stando ai dati forniti da Unioncamere, al 10% di aumento di attività ristorative e bar (nelle grandi città) corrisponde un 75% di chiusure, 3 su 4 chiudono i battenti e, con loro, si sbollentano quei sogni che ritornano in un cassetto chiuso dalla poca esperienza nel settore o dalla approssimazione nella gestione. Tutto ciò è conosciuto sotto il nome di “crisi del quinto anno”.
Tenendo in considerazione che circa il 50% dei nuovi locali chiude addirittura nel terzo anno di attività, le nostre considerazioni devono andare oltre l’idea di una generalizzata crisi che rende più difficile e incerto l’investimento in questo settore tanto ambito. La capacità di saper interpretare l’offerta di un locale, la sua identità, e soprattutto il format, sono le vere debolezze delle nuove proposte che si affacciano sul mercato, troppo omologhe al passato: insomma, in troppi sottovalutano le nuove tendenze al consumo.
Come spesso abbiamo ripetuto sulle colonne di questo magazine, gli stili di vita e i modelli di consumo risultano essere gli elementi da considerare più importanti nel contradittorio sviluppo del settore della ristorazione. Non basta aprire un locale, per quanto bello ed importante. Il successo è tutt’altro che scontato se l’attività non rispetta quanto il pubblico desidera, se il format non considera con esperienza e professionalità la gestione ed i suoi costi reali.
Dati alla mano, mi sembra che il settore sia in profonda trasformazione e, per quanto possa attrarre investimenti, la sfida si misurerà sempre di più sulle capacità di mestiere, sulle idee e sulla avanzata professionalità della proposta.