La birra ha segnato lo sviluppo dei locali in Italia, ha un ruolo strategico nell’andamento dei consumi, sarà protagonista della ripresa.
Sono dieci anni che la birra riporta dati in positivo, nella produzione, nell’export e nel numero dei consumatori.
Prima della débâcle pandemica dei consumi fuori casa, la birra ha rappresentato nel settore dell’horeca il prodotto di maggior fascino, leader dell’intrattenimento, stella emergente negli abbinamenti gastronomici, ingrediente prezioso in cucina e nei cocktail, sempre più desiderata dalle donne e da un pubblico più competente, costantemente alla ricerca di nuovi gusti e sapori.
La birra ha trascinato i consumi di beverage dei nostri locali, ha esercitato continue emozioni nel pubblico, si è guadagnata il titolo di merito di rappresentare la socialità e oggi è per tutti simbolo dell’amicizia e delle serate in compagnia.
Ora dobbiamo pensare alla ripresa dei consumi e, anche se siamo ancora in pieno allarme pandemico, è proprio in questo periodo che dobbiamo concentrarci su misure e iniziative che potranno tutelare e aiutare l’indotto generato dalla birra, il settore horeca in particolare.
I locali come recupereremo le perdite e i cali di fatturato una volta passata l’emergenza sanitaria? Su cosa dovranno puntare le aziende del settore per riguadagnare quote di mercato?
Per tornare a far quadrare i conti nel nostro futuro sarà bene dare una botta al cerchio e uno alla botte.
Ciò che intendo dire è: se da una parte dobbiamo contare su aiuti economici e vari ristori oltre che auspicate manovre finanziarie e opportune scelte di politica economica, d’altra parte dobbiamo da subito essere più concreti ed organizzati nelle strategie di sviluppo che sarà necessario mettere in atto domani.
Il mercato, dopo la pandemia, si presenterà diverso e sarà durissimo riconquistare un livello di ripresa dei consumi soddisfacente.
Lo scorso ottobre, nel digital event in cui AssoBirra ha presentato le sue proposte per il rilancio, fra le richieste alle istituzioni è stata evidenziata la necessità di un sostegno immediato agli operatori del canale horeca e la riduzione delle accise a favore della intera filiera.
In particolare gli interventi hanno messo al centro dell’attenzione il valore della birra nei consumi extradomestici, birra che però è l’unica bevanda da pasto a pagare le accise: una tassa regressiva che incide negativamente sullo sviluppo di questo popolare consumo, imposta tra le più alte in Europa che penalizza i produttori italiani, tutto l’indotto e il consumatore finale.
I consumi di birra nei nostri locali sono di oltre 5,7 miliardi e, da sempre, rappresentano un valore strategico per il settore horeca che da solo vale un milione e trecentomila addetti e un fatturato di oltre 90 miliardi di euro l’anno.
Le previsioni della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) portano all’evidenza delle istituzioni dati allarmanti: 50.000 imprese destinate alla chiusura con la perdita di 350.000 posti di lavoro. Sono numeri che mettono paura all’intera filiera.
Produttori di birra e il mondo dei locali si uniscono nella richiesta di liquidità immediata a sostegno dei punti di consumo che rappresentano una rete di piccole e piccolissime aziende, troppo importanti e strategiche per la sperata ripresa dei consumi del dopo pandemia.
Fra le proposte avanzate una in particolare mi ha colpito perché guarda con lungimiranza e concretezza allo specifico problema dei consumi dei locali quando riapriranno a pieno regime: il riconoscimento di un credito d’imposta sulla birra alla spina che ne migliori la marginalità.
Ecco quanto espresso da Alfredo Pratolongo, Vice Presidente di AssoBirra: “Siamo consapevoli di come i provvedimenti presi dal Governo siano necessari perché l’evolversi della pandemia nel nostro Paese sta mostrando segnali di crescita preoccupanti.
Tuttavia è altrettanto importante sostenere il business dei singoli esercenti con azioni mirate.
Seppure in questi giorni possa apparire prematuro, dobbiamo pensare a come aiutali a ripartire.
E su questo fronte crediamo che la birra possa essere parte della soluzione, non appena superato questo periodo, grazie al suo ruolo trainante nella creazione di valore.
Supportare la birra alla spina consentirebbe di agire in modo mirato aiutando chi è stato più colpito, ad esempio le oltre 125.000 pizzerie in Italia, che quando potranno riprendere a lavorare a pieno regime avranno seri problemi di marginalità.
Per questo inserire un credito di imposta per la birra alla spina è una delle possibili soluzioni pratiche e applicabili concretamente, che porterebbero benefici proporzionali e consentirebbe agli esercenti di migliorare i margini e far fronte così al calo drastico dei consumi”.
Scegliere la birra come motore della ripresa mi sembra una grande idea, il suo valore, come elemento trainante per spronare i consumi nei locali, lo ha più che dimostrato nei suoi ultimi vent’anni di affermazione.
Su questo tema la filiera fin da subito può unirsi e cercare strategie comuni; proposte ed iniziative concrete mirate ad incentivare i consumi troveranno nella birra un alleato di straordinario valore.
Dobbiamo prepararci a fronteggiare una domanda che, per ragioni dovute ai cambiamenti di stili di vita imposti dal Covid, resterà bassa.
Il superamento degli strascichi pandemici nei comportamenti e nella ripresa allungherà i tempi mettendo sempre più a rischio una enorme fetta del mercato birraio e con esso quello dell’horeca.
La sospensione di una tassa così ingiusta, in vista di una ripresa economica più che difficile, è quanto questo governo dovrebbe saper valutare per salvaguardare un settore che è stato penalizzato più di altri.
Un auspicato sostegno immediato di liquidità destinato ai singoli esercenti non è sufficiente: è necessario incentivare i consumi nel prossimo futuro migliorando i margini del Pubblico Esercizio.
Milioni di Italiani hanno potuto godere di una varietà e qualità di birre che non ha avuto precedenti nella storia e poter agire sul prezzo di questa bevanda risulterà una soluzione rivoluzionaria verso la democratizzazione dei consumi out of home, una reale spinta alla ripresa economica, una speranza concreta di lasciarci alle spalle l’enorme danno generato dalla pandemia.
La birra è amata dai consumatori, è il traino dei futuri consumi, è il treno dell’horeca per superare la crisi.